Un’inattesa assenza risuona nell’arena veronese: la celebre soprano Anna Netrebko, una delle voci più acclamate del panorama operistico contemporaneo, è costretta a rinunciare alle due rappresentazioni di *Aida* previste per il 10 e il 17 agosto. La notizia, pur inevitabile, lascia un velo di rammarico tra il pubblico affezionato, come testimoniato dalle parole sincere della stessa cantante.La Netrebko, in un messaggio rilasciato con profonda sensibilità, esprime il suo sincero dispiacere per il disagio che questa defezione potrebbe arrecare a coloro che avevano programmato di assisterla nell’interpretazione di questo iconico ruolo all’interno dell’allestimento scenico magistrale di Stefano Poda. Un allestimento che, nel corso degli anni, ha saputo restituire una nuova e potente vitalità alla tragica storia di *Aida*.L’Arena di Verona occupa un posto di rilievo nel percorso artistico della soprano russa, che da quando ha debuttato nel 2019 interpretando Leonora ne *Il Trovatore*, ha fatto dello spazio veronese un appuntamento imprescindibile della sua attività. La sua presenza, anche durante le edizioni segnate dalle restrizioni pandemiche, ha rappresentato un segno di continuità e di resilienza, testimoniando la profonda connessione che lega la cantante alla città e al pubblico.Il suo ruolo di Aida nell’inaugurazione del centenario Festival, un momento storico che ha visto la produzione di Poda riscuotere un enorme successo di critica e di pubblico, ha consolidato la sua immagine di interprete di spicco nel panorama operistico italiano. E l’imminente interpretazione di Abigaille nel nuovo *Nabucco*, un ruolo di notevole complessità drammatica e vocale, rappresenta un’occasione unica per il pubblico italiano. La sua Abigaille, già apprezzata in tempi recenti in un’atteso debutto berlinese, si preannuncia come una performance intensa e memorabile, la sola disponibile in Italia per il 2025.La sua presenza nel *Nabucco*, previsto per le serate del 17, 24 e 31 luglio, segna il settimo anno consecutivo di partecipazione al Festival, un legame profondo che la cantante esprime con l’entusiasmo di chi non vede l’ora di tornare, con la promessa di un nuovo appuntamento nel 2026. Questa perseveranza testimonia non solo la sua stima per il Festival di Verona, ma anche il suo desiderio di condividere la sua arte con un pubblico appassionato e attento.
Netrebko salta *Aida* all’Arena: rammarico e promesse per il futuro.
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