San Giorgio Maggiore: Un Anno di Riflessioni tra Democrazia, Salute e Spiritualità nell’Era Post-PandemicaLa Fondazione Giorgio Cini, insediata nella suggestiva cornice dell’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, annuncia un ricco programma annuale dedicato a un’indagine complessa e urgente: il rapporto tra democrazia e gestione delle pandemie. L’iniziativa non si limita a una mera analisi retrospettiva, ma mira a costituire un vero e proprio laboratorio intellettuale, un punto di incontro tra discipline diverse per affrontare le sfide del presente e costruire un futuro più resiliente.Il fulcro dell’anno è il Simposio internazionale, in programma dal 13 al 15 novembre, che ambisce a decostruire i presupposti dei sistemi democratici alla prova di crisi sanitarie globali. Un’occasione per dialogare a voce alta tra esperti di settori cruciali – medicina, economia, scienza politica, sociologia, filosofia, diritto – con l’obiettivo di elaborare soluzioni concrete e sostenibili, che vadano oltre gli approcci convenzionali. La prospettiva è quella di una governance globale capace di integrare competenze e valori, superando le divisioni geopolitiche e gli interessi particolari.Un viaggio affascinante nel passato si dispiegherà dal 20 giugno al 19 dicembre nella Biblioteca del Longhena, con una mostra documentale e multimediale che ripercorre le due ondate più devastanti di peste che hanno colpito Venezia. L’esposizione non si limiterà a narrare gli eventi tragici, ma esplorerà le politiche sanitarie implementate dalla Serenissima, analizzando l’impatto sulla cultura e sull’arte dell’epoca, evidenziando come la creatività umana abbia spesso trovato espressione anche nei momenti più bui.Il 17 ottobre, un convegno dedicato a “Venezia e le epidemie: Secoli XIV-XVIII” offrirà un’approfondita analisi storica, mentre il Centro Studi di Civiltà e Spiritualità Comparate ospiterà, dal 10 al 12 giugno, un convegno internazionale dal titolo “Spiritualità e guarigione in prospettive globali e trans-storiche”. Quest’ultimo evento si propone di investigare le complesse interazioni tra medicina, religione e spiritualità, esaminando le pratiche di cura alternative – spesso marginalizzate o demonizzate – che hanno trovato terreno fertile durante la pandemia, ponendo interrogativi cruciali sulla loro origine, il loro significato e il loro impatto politico. Si analizzeranno medicine popolari, vernacolari, complementari, indigene e biologiche, e si valuterà come questi movimenti abbiano contestato le narrazioni dominanti e le strategie di gestione della crisi.La musica, intesa come espressione profonda dell’animo umano, non sarà dimenticata. I Seminari di Musica Antica Egidia Sartori e Laura Alvini, dal 23 al 27 giugno, si concentreranno sui mottetti cerimoniali di Johannes Ciconia, con particolare attenzione al contesto della peste a Padova nel 1404. Un incontro tra compositori, specialisti del suono e musicologi, previsto per l’8 e il 9 luglio, esplorerà il tema “Musica e suoni al tempo del Covid-19”, mentre il 30 settembre, l’Istituto per la Musica dedicherà una giornata di studi all’impatto della “Influenza spagnola e Grande Guerra sulla creazione artistica”.Per Gianfelice Rocca, presidente della Fondazione Cini, l’iniziativa rappresenta un’opportunità unica per favorire un dialogo costruttivo tra diverse culture e discipline, promuovendo un approccio interdisciplinare e interculturale. La Fondazione si propone di essere un punto di riferimento per la diplomazia culturale, un luogo dove confluire le migliori energie scientifiche e umanistiche per affrontare le sfide del nostro tempo e costruire un futuro più giusto e sostenibile. L’obiettivo ultimo è quello di contribuire a plasmare un’era post-pandemica caratterizzata da maggiore consapevolezza, resilienza e collaborazione globale.
San Giorgio Maggiore: Democrazia, Salute e Spiritualità nell’Era Post-Pandemia
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