La Giuria Leone del Futuro, presieduta dalla regista Charlotte Wells e affiancata dalla curatrice Erige Sehiri e dal regista Silvio Soldini, ha conferito un riconoscimento di grande rilievo alla 82° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: il Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis.
L’assegnazione è andata a “Short Summer” di Nastia Korkia, una coproduzione tra Germania, Francia e Serbia, segnando l’affermazione di una voce fresca e promettente nel panorama cinematografico internazionale.
Il Leone del Futuro, un premio istituzionale di spicco, celebra opere prime che si distinguono per originalità, coraggio narrativo e capacità di innovazione estetica.
Il nome di Luigi De Laurentiis, figura fondamentale nell’industria cinematografica italiana e internazionale, è legato alla promozione di nuovi talenti e al sostegno di produzioni che osano rompere con le convenzioni.
La Giuria, con la sua scelta, ha voluto sottolineare come “Short Summer” incarni perfettamente questi valori, presentandosi come un’opera capace di dialogare con il cinema contemporaneo in maniera autentica e personale.
La regista Nastia Korkia, con il suo esordio, dimostra una sensibilità particolare nella gestione dei silenzi, degli sguardi e delle sfumature emotive, elementi che contribuiscono a creare un’atmosfera suggestiva e malinconica.
Il film, ambientato in un contesto balneare, esplora temi universali come la perdita, il ricordo, la scoperta di sé e le relazioni umane, offrendo uno sguardo intimo e riflessivo sulla complessità dell’esperienza emotiva.
L’assegnazione del premio, consegnato dalla conduttrice e personalità televisiva Mara Venier, non solo rappresenta un traguardo significativo per la regista Korkia e per l’intero team di produzione, ma costituisce anche un segnale importante per l’industria cinematografica: la valorizzazione delle nuove voci e la promozione di opere prime originali sono elementi imprescindibili per la vitalità e l’evoluzione del cinema contemporaneo.
Il Leone del Futuro si conferma, dunque, un faro che illumina il futuro del cinema, offrendo visibilità e supporto a coloro che osano sperimentare e a coloro che, con la loro creatività, contribuiscono a plasmare il linguaggio cinematografico del domani.