lunedì 15 Settembre 2025
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Tocatì 2024: Verona incontra la cultura Māori e l’Oceania

Dal 19 al 21 settembre, Verona si trasformerà in un crocevia di culture e tradizioni con la XXIII edizione del Tocatì, il celebre festival internazionale dei Giochi in Strada.

Quest’anno, l’evento si immerge nelle profondità della cultura Māori, il popolo indigeno della Nuova Zelanda, offrendo un’opportunità unica di esplorazione e dialogo interculturale.

Tocatì non è semplicemente una festa, ma un vero e proprio ponte tra passato e presente, un laboratorio di memoria collettiva dove il gioco si rivela potente veicolo di trasmissione di saperi ancestrali.
L’edizione 2024 si configura come un’occasione privilegiata per decifrare l’essenza della cultura Māori, intesa non come un mero insieme di usanze, ma come un complesso sistema di valori, spiritualità e connessione profonda con la terra, “Te Ao”.

La presenza del più grande gruppo culturale Māori mai ospitato in Italia, Te Ropu o Muriwhenua, rappresenterà il fulcro dell’evento.
Attraverso un repertorio variegato che spazia dai giochi tradizionali ai rituali sacri, le danze vibranti dell’Haka e i canti polifonici, il gruppo offrirà uno sguardo intimo e autentico sulla cosmogonia Māori e sulla sua visione del mondo.

I giochi, elemento centrale di questa cultura, non sono esercizi di abilità fine a se stessi, ma rappresentano momenti di condivisione, di apprendimento e di celebrazione della comunità.

Particolarmente evocativi saranno il Matau Maui, un gioco di abilità con i bastoni che incarna la forza e la perseveranza, i ritmici giochi di mani come Pukana e Whakaropiropi, che simboleggiano l’armonia e l’equilibrio, e il suggestivo Porotaka, trottole di legno che danzano con un’energia ipnotica, richiamando l’antico legame con gli spiriti ancestrali.
Il gioco di corde, Te Whai Wawewawe a Maui, offrirà un’esperienza visiva unica, trasformando la corda in tela per la creazione di figure simboliche che narrano storie millenarie.

Accanto a questi giochi provenienti dall’altra parte del mondo, il festival celebrerà anche le tradizioni ludiche italiane, con il Pirlì, antenato del flipper, la Schida, progenitore del tennis, e la Corsa con le botti, testimonianze di un patrimonio popolare che rischia di scomparire.
Il sindaco Damiano Tommasi sottolinea come il binomio tra sport e giochi tradizionali sia un elemento cruciale per rafforzare i legami sociali e costruire comunità più coese.

La vicepresidente veneta, Elisa De Berti, evidenzia l’importanza del Tocatì come patrimonio vivo, capace di unire generazioni e culture attorno al valore universale del gioco.

L’innovazione di quest’anno risiede nella presenza, per la prima volta, di un intero continente come ospite d’onore: l’Oceania.
La cultura Māori, attraverso la sua musica, la sua danza e i suoi giochi, assumerà un ruolo centrale, arricchendo il festival di una dimensione culturale inedita e offrendo un’esperienza indimenticabile per tutti i partecipanti.
Giorgio Paolo Avigo, presidente dell’Associazione Giochi Antichi, conclude sottolineando che il Tocatì non è solo un evento, ma un viaggio alla scoperta dell’umanità, un invito a riscoprire il valore del gioco come strumento di dialogo, di comprensione e di celebrazione della diversità.

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