lunedì 8 Settembre 2025
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Venezia

Venezia 1700: Cecilia e Vivaldi, un’aria di rinascita.

Nell’incantevole e complessa Venezia del Settecento, l’Ospedale della Pietà non è solo un rifugio per orfane, ma un vero e proprio centro culturale, un’istituzione che trascende la mera assistenza per divenire fucina di talenti musicali.
Al suo interno, la maestria orchestrale raggiunge livelli di eccellenza riconosciuti in tutta Europa, alimentata dalla dedizione e dal potenziale delle giovani allieve.
Cecilia, una violinista di eccezionale talento, incarna questa straordinaria realtà.
Cresciuta tra le mura dell’Ospedale, la musica è stata il suo nutrimento, il suo linguaggio, la sua via di fuga da un destino apparentemente segnato.
Ma la sua arte, pur intensamente sentita e tecnicamente impeccabile, è confinata dietro le sbarre di una grata, esibita per il piacere di mecenati facoltosi, spettatori privilegiati di un talento inespresso, un genio soffocato dalle convenzioni sociali e dalle rigide regole che governano la sua esistenza.
La sua voce, il suo talento, sono merce di scambio, oggetto di uno spettacolo che la priva della piena autonomia e della possibilità di esplorare il mondo al di là delle mura dell’Ospedale.
È in questo contesto di apparente immobilità che una ventata di cambiamento irrompe nella vita di Cecilia.

L’arrivo di Antonio Vivaldi, nuovo maestro di violino, segna un punto di svolta inatteso.

Vivaldi, compositore e virtuoso, non è solo un insegnante, ma un mentore, un ispiratore, un uomo capace di riconoscere e coltivare il potenziale nascosto in Cecilia, spingendola a superare i limiti imposti dalla sua condizione.
L’opera, ispirata liberamente dal romanzo “Stabat Mater” di Tiziano Scarpa, si propone di raccontare non solo la storia di una giovane musicista, ma anche la complessità di un’epoca, le disparità sociali, il potere della musica come forma di espressione e di ribellione.

Il film, diretto da Damiano Michieletto, promette di essere un’esperienza visiva e sonora intensa, un viaggio emozionante nel cuore di Venezia, tra le note di Vivaldi e la ricerca di un’identità.

“Primavera” – titolo evocativo di rinascita e speranza – si configura come un’opera a forte impatto internazionale, testimoniato dalla vendita dei diritti in venti Paesi e dalla prestigiosa anteprima mondiale al Toronto International Film Festival.
Un progetto ambizioso, frutto di una coproduzione italo-francese e supportato da diverse istituzioni culturali, che celebra il patrimonio artistico e musicale italiano e ne proietta l’immagine nel mondo.

Il cast, di elevata qualità interpretativa, con Tecla Insolia nel ruolo di Cecilia, Michele Riondino, Andrea Pennacchi, Fabrizia Sacchi e la partecipazione di Valentina Bellè e Stefano Accorsi, contribuisce a rendere l’opera ancora più coinvolgente e memorabile.

L’uscita nelle sale italiane, prevista per il Natale 2025, offre al pubblico l’opportunità di immergersi in un racconto di formazione, passione e riscatto, ambientato in una Venezia suggestiva e ricca di storia.

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