Il rito del caffè in Italia, più che un’abitudine, si configura come un elemento imprescindibile dell’identità culturale e sociale.
Recenti indagini di mercato, come quella condotta da AstraRicerche su un campione rappresentativo di individui tra i 18 e i 65 anni, rivelano un dato pressoché universale: il 98,6% degli italiani consuma caffè, con una quota significativa, il 71,3%, che lo fa quotidianamente.
Questi numeri, robusti e costanti nel tempo, trovano riscontro nei dati economici di grandi realtà distributive come Coop Alleanza 3.0, che nel 2024 ha registrato un fatturato di 54,5 milioni di euro derivante dalla vendita di 11 milioni di prodotti a base di caffè.
L’analisi del comportamento d’acquisto, in particolare quella relativa agli utenti del servizio di vendita online EasyCoop, offre uno spaccato interessante sulla diversificazione delle preferenze dei consumatori.
Sebbene le capsule rappresentino la formula più popolare (49%), dominando l’online, il caffè macinato per moka conserva una quota considerevole (30%), testimoniando la persistenza di metodi di preparazione tradizionali.
I chicchi interi (8%), il macinato espresso (7%), il caffè solubile (4%) e le cialde (3%) completano un panorama di scelte che riflette una pluralità di stili di vita e abitudini.
Nel contesto dei 350 punti vendita fisici di Coop Alleanza 3.0, il macinato per moka si conferma leader indiscusso, con 4,7 milioni di confezioni vendute, di cui una parte significativa a marchio Coop, segnando una certa fidelizzazione alla marca.
Le capsule, pur rimanendo un prodotto di forte richiamo, si posizionano al secondo posto, seguite dal macinato espresso, che mostra una crescita apprezzabile (+6% rispetto all’anno precedente), e da un incremento significativo (+15%) del caffè in grani, indicativo di un ritorno all’apprezzamento delle materie prime e alla personalizzazione della preparazione.
Anche le cialde registrano un aumento (+13%), segno di una crescente attenzione alla praticità e alla velocità.
Un dato particolarmente significativo è la vendita concomitante di attrezzature per la preparazione del caffè.
Nel 2024, Coop Alleanza 3.0 ha commercializzato ben 71.000 caffettiere moka (oltre 34.000 a marchio Coop), evidenziando come l’iconico strumento di preparazione rimanga un oggetto di culto per molti italiani.
Le macchine da caffè a capsule seguono a distanza, con oltre 2.500 unità vendute a marchio Coop.
A completare il quadro, le macchine sistema espresso aperto, che consentono l’utilizzo di cialde e offrono una maggiore versatilità, con 2.200 preferenze, mentre le macchine dedicate al caffè americano si attestano a un numero molto più limitato, 300 unità, suggerendo una nicchia di appassionati.
In definitiva, l’evoluzione delle vendite di caffè in Italia non si traduce in un abbandono delle tradizioni, bensì in una coesistenza dinamica di metodi e formati, dove l’innovazione tecnologica, rappresentata dalle capsule e dalle macchine dedicate, convive con la persistenza di rituali consolidati, come la preparazione del caffè con la moka, simbolo di un’identità culturale profondamente radicata nel tempo.
Questa complessità del mercato riflette una società italiana variegata, in cui il caffè continua a rappresentare un momento di pausa, convivialità e piacere quotidiano.







