Prosecco trionfa: la sentenza UE difende la DOP

La sentenza del Tribunale dell’Unione Europea rappresenta un traguardo significativo nella tutela della Denominazione di Origine Protetta Prosecco, rafforzando la sua identità distintiva e consolidando la sua posizione di spicco nel panorama vitivinicolo europeo.
Il verdetto, che conferma la nullità del marchio “PriSecco” registrato in Germania, testimonia l’importanza cruciale della protezione del patrimonio culturale e commerciale legato a prodotti agroalimentari di eccellenza.

La vicenda, nata nel 2015 con la registrazione del marchio “PriSecco” da parte della Manufaktur Jorg Geiger GmbH per cocktail analcolici, si è protratta per anni, evidenziando le complesse dinamiche che si innescano quando un marchio tenta di appropriarsi, anche se indirettamente, dell’immagine di una denominazione di origine riconosciuta.
Il Consorzio di Tutela del Prosecco, con il supporto legale dello studio Bird e Bird, ha intrapreso un’azione di opposizione nel 2020, sollevando la questione dell’evocazione ingannevole della Doc.
La decisione dell’Euipo nel 2022, che dichiarava la nullità del marchio, aveva già riconosciuto il Prosecco come uno dei vini spumanti più rinomati dell’Unione Europea, equiparabile allo Champagne per notorietà e prestigio.

La successiva impugnazione da parte della società tedesca, che aveva cercato di limitare la copertura merceologica del marchio a bevande analcoliche a base di succhi di frutta, non ha avuto esito positivo.

Il Tribunale dell’Unione Europea ha ribadito con chiarezza che la somiglianza visiva e fonetica tra “PriSecco” e “Prosecco”, unitamente alle connessioni percepite tra il vino e le bevande analcoliche a base di frutta, costituiscono elementi sufficienti per accertare un’evocazione inequivocabile della Doc.

L’argomento della preesistenza del marchio “PriSecco” nel mercato tedesco, avanzato dalla società ricorrente a difesa della propria posizione, è stato giudicato privo di rilevanza.

Questa sentenza non è solo una vittoria per il Consorzio di Tutela del Prosecco, ma anche un messaggio chiaro a tutti i soggetti che tentano di sfruttare indebitamente la reputazione e l’immagine di prodotti DOP.

Rappresenta un importante precedente legale che contribuisce a preservare l’autenticità e la distintività del Prosecco, garantendo ai consumatori la certezza di acquistare un prodotto genuino e legato a un territorio specifico, con una storia e una tradizione secolari.
Il team di Bird e Bird, guidato dal partner Giovanni Galimberti e composto da Alessandro Sciarra, Francesca Fili e Rita Tardiolo, ha svolto un ruolo determinante nell’assistenza legale al Consorzio, fornendo una competenza specialistica nella materia della proprietà intellettuale e contribuendo in modo significativo alla difesa degli interessi del Consorzio stesso.

La sentenza segna un ulteriore passo avanti nella salvaguardia del Prosecco, un patrimonio immateriale che rappresenta un valore aggiunto per l’Italia e per l’Unione Europea.

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