A Venezia, fulcro storico di innovazione e scambio culturale, si apre Rare Factory, un’iniziativa pionieristica che ridefinisce il panorama della ricerca e sviluppo italiano nel campo dei materiali avanzati.
Questa prima realtà nazionale interamente dedicata alla progettazione, alla sperimentazione e alla prototipazione di alternative sostenibili alle terre rare e ai materiali critici, segna un passo cruciale verso una maggiore autonomia strategica e una transizione industriale più resiliente.
L’inaugurazione, avvenuta presso il Parco Scientifico Tecnologico Vega di Marghera, ha rappresentato un momento di incontro significativo tra istituzioni regionali e comunali, università di eccellenza e dinamiche imprese del territorio.
La presenza di stakeholders chiave sottolinea l’importanza strategica di questa iniziativa per l’ecosistema dell’innovazione veneziano e nazionale.
Rare Factory nasce come spin-off *deep-tech* dall’Università Ca’ Foscari Venezia, un esempio virtuoso di trasferimento tecnologico che converte la ricerca accademica di frontiera in soluzioni concrete per le sfide del futuro.
La missione è ambiziosa: ridurre la dipendenza europea da risorse strategiche essenziali per la transizione energetica, la mobilità elettrica, lo sviluppo aerospaziale e la produzione di dispositivi medicali all’avanguardia.
Il cuore pulsante di questa impresa è un algoritmo proprietario, un’innovazione rivoluzionaria capace di simulare e predire le proprietà di nuovi materiali, suggerendo combinazioni inedite di elementi facilmente accessibili in natura.
Questo approccio, che integra principi di fisica della materia, fisica teorica e intelligenza artificiale generativa, consente di formulare materiali con performance equivalenti o superiori alle leghe tradizionali, superando i limiti delle tecniche di scoperta materiale convenzionali.
La piattaforma, attualmente validata su un database di oltre 45.
000 materiali, apre prospettive inedite per la progettazione di soluzioni su misura, ottimizzate per applicazioni specifiche.
La dipendenza europea dalle terre rare, evidenziata dal Critical Raw Materials Act dell’Unione Europea (2023), che attesta un’importazione quasi totale dalla Cina, rappresenta una vulnerabilità inaccettabile che rischia di compromettere la competitività industriale e il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale.
Rare Factory si pone come risposta concreta a questa sfida, promuovendo un modello di sviluppo basato sulla sovranità tecnologica e sull’utilizzo responsabile delle risorse naturali, contribuendo a creare un futuro più equo e resiliente per l’Europa.
L’iniziativa non si limita alla ricerca, ma si proietta verso la creazione di valore, generando nuove opportunità di lavoro altamente qualificate e rafforzando il ruolo dell’Italia come leader nell’innovazione dei materiali del futuro.