Un clima di crescente tensione ha investito lo stabilimento Benetton di Castrette di Villorba, in provincia di Treviso, dove si è concretizzato oggi uno sciopero indetto dalle sigle sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil.
 L’accesso all’area produttiva è stato precluso ai media, impedendo a giornalisti, fotografi e operatori televisivi di documentare direttamente l’evento, una scelta che sottolinea ulteriormente la delicatezza della situazione.
La mobilitazione, articolata in due fasce orarie – le prime due ore del turno mattutino e le ultime due del turno pomeridiano – riflette una profonda preoccupazione dei lavoratori riguardo al futuro dell’azienda e, soprattutto, al loro impiego.
Il presidio sindacale ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di dipendenti, riuniti all’esterno del perimetro aziendale, a testimonianza della loro determinazione a far sentire la propria voce.
Al centro delle rivendicazioni sindacali vi è una richiesta impellente di trasparenza e di un dialogo costruttivo con la direzione aziendale.
 Le organizzazioni sindacali esprimono un bisogno urgente di comprendere a fondo il piano industriale in atto, analizzando le strategie a lungo termine e le misure strutturali previste per affrontare la fase di difficoltà che l’azienda sta attraversando.
Il timore principale è che le decisioni future possano incidere negativamente sulle condizioni di lavoro e sull’occupazione dei dipendenti.
In particolare, la proposta della direzione aziendale di implementare contratti di solidarietà che ridurrebbero l’orario lavorativo al 90% ha sollevato forti contestazioni.
 Questa misura, sebbene presentata come una soluzione per affrontare le difficoltà economiche, viene percepita dai sindacati come una potenziale riduzione salariale mascherata e una limitazione dei diritti dei lavoratori.
 La mobilitazione sindacale si configura, pertanto, come un tentativo di ottenere garanzie concrete e di evitare soluzioni imposte che potrebbero compromettere il futuro dell’intera comunità lavorativa legata all’azienda Benetton. Il dialogo tra sindacati e direzione si preannuncia cruciale per trovare una soluzione condivisa che salvaguardi il patrimonio umano e l’impegno produttivo dello stabilimento trevigiano.



 
                                    


