Il Veneto si appresta a un capitolo di rinascita, un’opportunità imperdibile per definire un nuovo orizzonte di sviluppo che superi le ferite del passato e proietti la regione verso un futuro di prosperità inclusiva.
I risultati elettorali appena conclusi, che vedono il centrosinistra consolidare una presenza significativa, rappresentano una base solida da cui costruire un piano di rilancio ambizioso e profondamente radicato nel tessuto sociale ed economico veneto.
L’aumento esponenziale della rappresentanza elettorale – un raddoppio rispetto al 2020, attestandosi intorno al 30% – non è semplicemente un dato numerico, ma il riflesso di una rinnovata fiducia da parte di una parte sempre più ampia della popolazione veneta.
Si tratta di un mandato che impone responsabilità e impegno profondo, un invito a trascendere le logiche di partito e a concentrarsi sul bene comune.
La forza di questa nuova coalizione risiede non solo nella sua dimensione quantitativa, ma soprattutto nella qualità della collaborazione interpartitica.
Un plauso particolare va al Partito Democratico, motore propulsivo di questo rinnovato slancio, e a tutte le forze politiche che hanno contribuito con passione e dedizione a questa campagna elettorale.
La rappresentanza di un Veneto su tre conferisce una legittimazione straordinaria e un obbligo morale di agire con lungimiranza e pragmatismo.
Il compito immediato è quello di forgiare una coesione interna al Consiglio Regionale che superi le divisioni ideologiche e le contese personali.
Un’alternativa credibile non si costruisce con slogan vuoti o promesse irrealizzabili, ma con proposte concrete, fattibili e condivise, capaci di rispondere alle reali esigenze dei cittadini veneti.
Questo implica un profondo ripensamento delle politiche regionali in settori strategici come l’innovazione tecnologica, la transizione ecologica, la sanità, l’istruzione e il sostegno alle imprese, con particolare attenzione ai territori marginali e alle fasce più vulnerabili della popolazione.
È necessario un cambio di passo culturale, che promuova la responsabilità individuale e la partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica.
Il Veneto ha un enorme potenziale di sviluppo, che può essere liberato solo attraverso un modello di governance trasparente, efficiente e orientato al futuro, capace di attrarre investimenti esteri, favorire la creazione di posti di lavoro e garantire un’elevata qualità della vita per tutti i veneti.
La sfida è ardua, ma le opportunità sono immense.
Un Veneto che guarda avanti, con coraggio e determinazione, è un Veneto che può davvero ripartire.








