L’Arena di Verona si proietta verso il 2026, anno dei Giochi Invernali Milano Cortina, con un significativo intervento di riqualificazione volta a garantire piena accessibilità, un valore fondante dello spirito olimpico.
L’assegnazione della fornitura di passerelle metalliche rappresenta una tappa cruciale in un processo di adeguamento strutturale e concettuale che mira a trasformare l’anfiteatro in un modello di inclusione e visitabilità universale.
I lavori, avviati con la riqualificazione della viabilità che collega la stazione ferroviaria a Piazza Bra, si concentrano ora sulla produzione in officina delle passerelle, destinate a essere installate tra novembre e dicembre, in un periodo di relativa inattività concertata con la conclusione della stagione lirica e degli spettacoli estivi.
L’intervento, supervisionato con attenzione dal Ministero delle Infrastrutture e dal Ministero per le Disabilità, non si limita a una semplice modifica strutturale, ma incarna una filosofia progettuale incentrata sul “design for all”.
Le passerelle, con una larghezza di tre metri, sono progettate per accogliere agevolmente due sedie a rotelle, prevedendo anche la possibilità di rotazione per una maggiore manovrabilità.
La pendenza delle rampe, attentamente calibrata tra il 4% e l’8%, rispetta i limiti imposti dalle peculiarità del monumento, senza compromettere l’accessibilità.
L’utilizzo di elementi modulari in carpenteria metallica, uniti alla presenza di parapetti con corrimano laterale, garantisce sicurezza e uniformità estetica.
L’obiettivo primario è superare il dislivello esistente tra il vallo dell’arena e Via Dietro Anfiteatro, attraverso un sistema di rampe sapientemente progettato per integrarsi armoniosamente nel contesto storico-artistico.
Fabio Saldini, Amministratore Delegato di Simico, sottolinea come questa opera testimoni un impegno concreto verso l’eliminazione delle barriere architettoniche e la promozione di un’esperienza culturale fruibile da tutti, senza distinzioni.
L’Arena, grazie a questo intervento, non solo si prepara ad accogliere con dignità la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi, ma si erge a simbolo tangibile di un’Italia attenta all’inclusione, che riconosce il diritto di ogni cittadino, e di ogni visitatore, a godere appieno del suo straordinario patrimonio culturale, in linea con i principi fondamentali del movimento olimpico.
Il progetto ambisce a definire un nuovo standard per la conservazione e l’adeguamento di beni storici, dimostrando che accessibilità e tutela del patrimonio possono coesistere e rafforzarsi reciprocamente.