cityfood
cityeventi
mercoledì 5 Novembre 2025

Inter batte Verona: autogol decisivo e sorpasso in classifica

Il Bentegodi si tinge di neroazzurro al termine di una contesa avvincente, conclusa con un sofferto successo dell’Inter, siglato da un rocambolesco autogol di Frese.

Un risultato che, unito al contemporaneo pareggio del Napoli, proietta la squadra nerazzurra a ridosso della vetta della classifica, a soli un punto dai partenopei.

L’Hellas Verona, nonostante una prova di carattere e una tenace resistenza, incassa un altro pizzico di sfortuna in un campionato segnato da episodi sfavorevoli.

Chivu schiera una formazione prevedibile, con Bradaric a sinistra e Frese, scelto al posto di Valentini, a ricoprire il ruolo di centrale.
In avanti, Giovane e Orban guidano l’attacco veronese, mentre in casa Inter, Chivu opta per una riorganizzazione del comparto esterno con Luis Henrique e Carlos Augusto.
L’assenza di Barella, sostituito da Zielinski, rappresenta una piacevole sorpresa a centrocampo, affiancando un Lautaro Martinez imprescindibile.
Bonny completa il fronte offensivo.

L’Inter impone subito il proprio gioco, monopolizzando il possesso palla e gestendo i ritmi, mentre il Verona si chiude a riccio, puntando a sfruttare le rare occasioni di contropiede.

I primi tentativi di Lautaro vengono neutralizzati dalla reattività di Nelsson, presago di ciò che sarebbe seguito.
La rete nerazzurra, di rara bellezza, nasce da un calcio d’angolo magistrale di Calhanoglu, con Zielinski che, con un tocco al volo di pregevole fattura, infilza l’angolino basso, lasciando Montipò senza possibilità.
La risposta del Verona è animata da una forte volontà, ma le difese milanesi si dimostrano invalicabili, con Bastoni che impensierisce Montipò con un colpo di testa.
Tuttavia, gli scaligeri non si arrendono e, con un guizzo di Giovane, che si libera di Bastoni con una finta disarmante, trovano il pareggio con un destro fulmineo.

Il palo colpito da Orban, sugli sviluppo di un’azione dinamica, suggella un primo tempo ricco di emozioni.

La ripresa si apre con un Verona più aggressivo e un’Inter apparsa incerta.

Chivu reagisce con la mossa coraggiosa di inserire Esposito, Barella e Dumfries, sostituendo Bonny, Zielinski e Luis Henrique.
Sebbene l’Inter guadagni terreno, la difesa veronese si dimostra solida e le controtazioni locali continuano a rappresentare una minaccia.
Zanetti, consapevole della stanchezza dei suoi attaccanti, introduce Niasse per rafforzare il cuore difensivo.
Proprio quando la partita sembra destinata a concludersi in parità, l’Inter trova il colpo di genio, frutto di un mix di fortuna e determinazione.
Il cross di Frattesi, deviato dalla schiena di Frese, si trasforma in un’inaspettata parabola che inganna Montipò, regalando la vittoria ai neroazzurri.

Un esito amaro per il Verona, che esce dal campo con la consapevolezza di aver disputato una gara di grande intensità, ma con la sensazione di aver subito un’ulteriore ingiustizia.
La festa è interista, mentre il Verona, ancora una volta, digerisce un boccone amaro.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap