Vent’anni dopo il tsunami del 2004: la memoria delle vittime e i progressi nella prevenzione delle catastrofi

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A distanza di vent’anni dalla devastante tragedia dello tsunami del 2004, che ha colpito duramente le coste dell’Oceano Indiano causando la morte di oltre 220 mila persone, si prepara a celebrare la memoria delle vittime e dei superstiti. Il terremoto di magnitudo 9,1 al largo dell’isola di Sumatra ha generato onde gigantesche che hanno travolto Indonesia, Sri Lanka, India, Thailandia e altri Paesi della regione, fino ad arrivare in Somalia. Le onde hanno raggiunto un’impensabile altezza di 30 metri, paragonabile a un palazzo alto 10 piani, viaggiando a una velocità impressionante di 800 chilometri orari.L’impatto devastante dello tsunami si è fatto sentire su scala globale, con più di 226 mila persone perse nella tragedia secondo i dati forniti da Em-Dat. Le cerimonie commemorative e le veglie sulle spiagge coinvolgeranno parenti delle vittime e sopravvissuti, ricordando anche i turisti occidentali che festeggiavano il Natale sotto il sole e che hanno perso la vita in quella terribile giornata. In Thailandia soltanto sono state contate oltre 5.000 vittime, tra cui numerosi turisti stranieri, mentre altre 3.000 persone risultano ancora disperse.La consapevolezza sull’importanza della prevenzione e della gestione delle catastrofi è cresciuta notevolmente dopo il disastro del 2004. Eventi commemorativi come mostre ed esposizioni documentarie si terranno in diverse località colpite dallo tsunami per sensibilizzare sul tema della sicurezza e dell’allerta precoce. L’assenza all’epoca di un sistema di allerta efficace ha contribuito ad aggravare le conseguenze della tragedia.Dagli eventi del passato sono scaturite importanti azioni concrete: oggi esistono circa 1.400 stazioni di rilevamento tsunami nel mondo che permettono una rapida attivazione dei sistemi d’allerta in caso di pericolo imminente. La tecnologia e la ricerca scientifica hanno compiuto progressi significativi nel monitoraggio sismico e nell’emissione tempestiva d’allarme per proteggere vite umane da eventi naturali catastrofici come quello avvenuto vent’anni fa.

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