28 giugno 2024 – 20:45
Il verdetto del Tribunale di Appello di Grenoble riguardante Sohaib Teima, il giovane ventunenne di Fermo accusato di maltrattamenti, violenza abituale e atti intimidatori nei confronti della sua compagna Auriane Nathalie Laisne di 22 anni proveniente da Lione, è stato reso pubblico il 4 settembre. Questo caso ha suscitato grande interesse poicheeacute; Teima è anche sospettato dell’omicidio della ragazza in Italia, la cui tragica fine è stata scoperta con una ferita alla gola all’interno di una chiesetta sopra La Salle, in Valle d’Aosta, alla fine del mese di marzo. Durante il processo durato cinque ore, il procuratore ha richiesto una pena più severa rispetto a quella inflitta in primo grado: 18 mesi di carcere anzicheeacute; i sei precedentemente comminati dai giudici lo scorso 3 maggio.Auriane aveva denunciato ripetutamente l’imputato per vari reati tra cui furto del telefono, accesso non autorizzato ai suoi account Instagram ed email e per le continue violenze subite. Il procuratore generale ha sottolineato che le prove contro Teima sono schiaccianti. In attesa dell’estradizione in Italia, già concessa dalla Corte d’Appello di Grenoble, il giovane si è dichiarato innocente davanti ai giudici affermando che Auriane era una brava ragazza con molto potenziale e che non meritava ciò che le è accaduto.La difesa ha strenuamente sostenuto l’assoluzione del Teima respingendo tutte le accuse come false. Questo caso ha scosso profondamente l’opinione pubblica per la gravità delle accuse e per la tragica fine della giovane Auriane. La sentenza finale sarà cruciale per fare luce su questa vicenda dolorosa e far emergere la verità su quanto accaduto tra i due giovani.