Per rendere omaggio alla Festa dei Lavoratori il Sindaco di Verrès ha celebrato l’evento in un modo inusuale.
E’ a Verrès che, come da tradizione, la Valle d’Aosta festeggia la ricorrenza del 1° maggio. La Festa dei Lavoratori quest’anno si è svolta in maniera “anomala” a causa delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria. Per il comune della bassa Valle è, questo, un evento importante che focalizza l’attenzione sulle problematiche del mondo del lavoro e dell’occupazione, appuntamento a cui partecipano solitamente oltre alle quattro sigle sindacali presenti nella nostra regione (CGIL, CISL, UIL e SAVT), anche numerose autorità e cortei di manifestanti, a voler sottolineare la vocazione industriale e manifatturiera della zona. Come ci conferma il sindaco, Alessandro Giovenzi, infatti, Verrès “reincarna il cuore industriale della bassa Valle, sede storica dei lavoratori”. Purtroppo l’edizione 2020 si è dovuta tenere in forma atipica e ridotta: la manifestazione è stata spostata da Piazza Emile Chanoux alla piazzetta antistante il Municipio, dove la settimana scorsa si è reso onore ai Caduti in occasione della Festa del 25 aprile assieme ai rappresentanti dell’associazione Partigiani. Senza cortei e banda musicale, come negli anni passati.
“Questo evento è stato molto discreto, diverso dal solito, surreale – ha sottolineato Giovenzi -. Siamo scesi in piazza simbolicamente porgendo i fiori sul monumento, con la speranza che si torni presto a parlare di lavoro, concretamente, dando respiro a tutte le attività del territorio.” Una Festa, anche se ridimensionata, che ha comunque messo in evidenza i problemi di chi lavora. Vilma Gaillard della CGIL ha posto l’evidenza sulla condizione dei lavoratori nel mondo della sanità: “L’elemento legato agli infortuni per COVID-19 in Valle d’Aosta – ha rimarcato – è elevato e l’85% è nel mondo della sanità. Questi sono dati che ci fanno riflettere”. Claudio Albertinelli del SAVT, dal canto suo, dai microfoni del TG3 della Valle d’Aosta, ha voluto lanciare un appello al Presidente della Regione: “Bisogna fare in fretta, stop alle lungaggini burocratiche, è necessario dare risposte ai lavoratori. La cassa integrazione stenta ad essere liquidata ed anche gli aiuti regionali”.