I veterani dell’aeronautica israeliana, compresi molti riservisti, hanno espresso un formale appello al governo per sospendere immediatamente il servizio militare. Questa richiesta è stata formalizzata in una lettera, scritta dopo la ripresa dei combattimenti a Gaza, che sta generando un ampio dibattito politico e sociale nel paese.L’apporto di questi riservisti all’aviazione israeliana è notevole, con decine di piloti che hanno rifiutato di prestare servizio durante la prima iniziativa del governo per la revisione giudiziaria. Questo atto non era solo un atto di protesta ma anche una dichiarazione d’intenti per mantenere intatta l’autonomia dell’esercito e garantire che le decisioni militari siano basate su criteri legittimi.La lettera in questione non è ancora stata resa pubblica, ma fonti interne riferiscono che il capo dell’aeronautica, Tomer Bar, ha incontrato i firmatari della lettera e li ha informati che la loro richiesta non sarà disattivata. Questo atteggiamento del vertice militare sembra lasciare intendere che ci siano valide ragioni per esplorare ulteriormente le preoccupazioni dei riservisti.L’avanzamento della riforma giudiziaria, il licenziamento del capo dello Shin Bet e l’intento di rimuovere il procuratore generale sono tutti fattori che hanno contribuito a creare un contesto politico sensibile. Sembra esserci una convergenza tra la preoccupazione per lo stato della democrazia in Israele, questione questa legittimamente rivendicata anche da militari esperti, e l’esigenza di garantire che le autorità prendano decisioni basate su principî di imparzialità.Non essendo stata pubblicata la lettera, non è ancora chiaro se il governo avrà una risposta ufficiale alle pretese dei riservisti. La reazione del vertice militare sembra tuttavia sottolineare che queste preoccupazioni sono legittime e meritano di essere ascoltate.
Veterani dell’aviazione israeliana chiedono il blocco immediato dei servizi militari.
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