“Villaggio estivo clandestino: l’oasi di relax a Castel Volturno”

Un gruppo di famiglie aveva deciso di costruire un luogo di ritiro per le vacanze a Castel Volturno, una località balneare incantevole situata a breve distanza dal mare Tirreno. Queste famiglie avevano optato per la costruzione di ville estive non autorizzate, dando vita a una sorta di comunità autonoma all’interno della quale il clan Belforte di Marcianise esercitava una certa influenza. La creazione di questo villaggio clandestino rappresentava un tentativo di sfuggire alla routine quotidiana e immergersi in un’atmosfera diversa, lontana dal caos della città e vicina alla natura rigogliosa che caratterizzava la zona costiera. Le villette, seppur abusive, erano state progettate con cura e arredate con gusto dai loro proprietari, che desideravano trascorrere momenti di relax e svago in un ambiente accogliente e familiare. Ogni casa rifletteva la personalità dei suoi abitanti, creando un insieme variegato ma unito da un senso di appartenenza comune. Il villaggio si animava durante i mesi estivi, quando le famiglie si riunivano per godere del sole, del mare cristallino e delle lunghe serate trascorse in compagnia. Nonostante la sua natura non ufficiale, il villaggio per le vacanze rappresentava un luogo speciale dove le persone potevano riscoprire il piacere della semplicità e della convivialità, lontane dalle preoccupazioni quotidiane e immerse nella bellezza mozzafiato dell’entroterra campano.