08 novembre 2024 – 18:39
Nella giornata di ieri, due scavatrici e un bulldozer appartenenti alle Idf hanno causato danni significativi distruggendo una porzione di recinzione e una struttura in cemento situata in una posizione Unifil a Ras Naqura. In seguito alla protesta sollevata, l’esercito israeliano ha negato categoricamente che stesse svolgendo qualsiasi tipo di attività all’interno della suddetta posizione Unifil. Quest’atto deliberato di distruzione da parte delle Idf nei confronti di beni chiaramente identificabili come proprietà dell’Unifil costituisce una palese violazione del diritto internazionale e della risoluzione 1701, come denunciato dalla missione Onu in Libano tramite un comunicato ufficiale.Si ribadisce con fermezza alle Idf e a tutti gli attori coinvolti il dovere imprescindibile di garantire la sicurezza e la protezione del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite, nonché il rispetto assoluto dell’inviolabilità dei locali dell’Onu in ogni circostanza. A partire dal 30 settembre, le Idf hanno ripetutamente richiesto alle forze impiegate per il mantenimento della pace di abbandonare le loro postazioni nelle vicinanze della Linea Blu per preservare la loro incolumità.L’accaduto di ieri, insieme ad altri sette incidenti simili, non può essere attribuito al caso o a manovre tattiche errate delle forze di peacekeeping intrappolate nel fuoco incrociato, ma piuttosto a azioni dirette e intenzionali messe in atto dalle Idf stesse. È motivo di seria preoccupazione anche la recente distruzione e rimozione di due barili blu che indicano il confine stabilito dall’Onu tra Libano e Israele (la Blue Line), con i peacekeeper che hanno assistito direttamente all’operazione condotta dalle Idf per rimuovere uno dei segnali.Nonostante le pressioni ingiuste subite dalla missione attraverso varie vie comunicative, i peacekeeper continueranno imperterriti ad adempiere ai propri compiti essenziali di monitoraggio e reportistica conformemente alla risoluzione 1701.