Violenti maltrattamenti coniugali, innovativo dispositivo di controllo introdotto in Valle d’Aosta per la tutela delle vittime.

Date:

29 dicembre 2023 – 15:07

Nella regione della Valle d’Aosta, si è verificata una situazione senza precedenti: per la prima volta, è stato utilizzato un braccialetto elettronico su un uomo soggetto a misure cautelari di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento, come previsto dalle nuove norme per contrastare la violenza sulle donne entrate in vigore lo scorso 9 dicembre.L’uomo coinvolto in questa vicenda è un residente aostano di 45 anni. Secondo quanto comunicato dalla questura di Aosta, sin dal 2020 avrebbe ripetutamente minacciato e ingiuriato sua moglie, umiliandola e assumendo atteggiamenti costantemente oppressivi. Non solo l’avrebbe minacciata di morte, ma l’avrebbe anche picchiata più volte, persino in presenza dei loro figli minori.La squadra mobile ha provveduto a sospendere temporaneamente la responsabilità genitoriale del padre nei confronti dei bambini. Questa decisione è stata poi convalidata dal Tribunale per i minorenni di Torino. Su richiesta della donna, moglie dell’uomo violento, sia lei che i figli sono stati affidati a una struttura protetta presente nella stessa regione della Valle d’Aosta.Al fine di garantire la sicurezza delle persone coinvolte in questa vicenda delicata, l’autorità giudiziaria ha imposto l’uso del braccialetto elettronico sull’uomo violento. Il dispositivo è stato applicato il 22 dicembre scorso sotto la supervisione degli agenti di polizia.Grazie a questo braccialetto elettronico, nel caso in cui l’uomo si avvicini alla donna, le forze dell’ordine verranno immediatamente allertate in modo automatico. Questa misura è stata adottata per garantire la protezione e la sicurezza della vittima di violenza domestica e dei suoi figli.È importante sottolineare come questa sia solo una delle tante azioni messe in atto per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne, un problema sociale che richiede l’impegno di tutta la società per essere debellato. Solo attraverso una maggiore sensibilizzazione, una legislazione adeguata e un supporto concreto alle vittime sarà possibile porre fine a questa grave forma di violenza.

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