Visita di Mattarella alla scuola De Amicis-Da Vinci: un messaggio di unità e inclusione

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha compiuto una significativa visita alla scuola De Amicis-Da Vinci di Palermo, dopo essere stato informato degli atti razzisti subiti da due studenti provenienti dal Ghana e dalle Mauritius. Questi giovani erano stati oggetto di insulti davanti a una libreria in occasione di una raccolta fondi per l’acquisto di libri, nell’ambito dell’iniziativa “Io leggo perché” promossa dalla scuola.Durante la sua permanenza presso la scuola, Mattarella ha interagito in modo particolare con i bambini della classe 5 C, un gruppo multietnico che includeva anche i due studenti vittime di discriminazione. I ragazzi non si sono affatto intimiditi dalla presenza del Presidente della Repubblica (la visita era stata mantenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco) e hanno posto domande al presidente, consegnandogli anche dei regali. Sul quaderno nero spiccava un grande tricolore italiano, simbolo di unità e inclusione.Successivamente, i bambini hanno accompagnato il Capo dello Stato nell’aula magna dove l’orchestra composta dagli studenti delle classi superiori ha eseguito due brani di Giuseppe Verdi: il coro delle Zingarelle da La Traviata e il celebre “Va pensiero” dall’opera Nabucco.Durante l’incontro con circa 300 ragazzi presenti, il Presidente Mattarella ha sottolineato l’importanza del vivere insieme e del dialogo come strumenti essenziali per la crescita individuale e collettiva. Ha ringraziato gli insegnanti presenti per il loro impegno nella difficile e gratificante missione dell’insegnamento.In occasione della prima Giornata nazionale del rispetto, Mattarella ha voluto ricordare Willy Monteiro Duarte, giovane brutalmente assassinato mentre cercava di difendere un amico in difficoltà. Questa tragica vicenda sottolinea ancora una volta l’importanza di promuovere valori come la solidarietà, il rispetto e la convivenza pacifica all’interno della società.