Vita stravolta da un errore medico: il caso di Francesco a Roma

Date:

20 febbraio 2025 – 16:50

Una vicenda incredibile si è verificata presso l’Umberto I di Roma, coinvolgendo un uomo di 35 anni di nome Francesco, che per proteggere la sua identità è stato chiamato così. Quest’uomo si è ritrovato privo della mandibola a causa di un tragico errore medico, scaturito da uno scambio dei vetrini della biopsia. Ma le sorprese non finiscono qui: a Francesco è stata diagnosticata una forma tumorale inesistente. La scoperta dell’errore è avvenuta grazie a un’intuizione straordinaria: il paziente ha deciso di far analizzare il materiale biologico presso un laboratorio dell’Università Cattolica di Roma, rivelando l’assenza totale di una malattia letale.Tutto ebbe inizio il 20 maggio dello scorso anno, quando Francesco si recò alla clinica odontoiatrica del Policlinico, l’Istituto Eastman, per sottoporsi alla rimozione di un dente del giudizio e una cisti. Il 10 giugno ricevette la devastante notizia telefonicamente: l’esame risultava positivo e i medici gli comunicarono la presenza di un tumore estremamente aggressivo che richiedeva un intervento immediato. Il 22 luglio fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico durante il quale gli fu impiantata una placca al posto della mandibola asportata.Tuttavia, il 9 settembre i medici eseguirono una nuova analisi istologica che rivelò esito negativo. Da quel momento tutto cambiò radicalmente: venne chiarito che la chemioterapia non era più necessaria e Francesco decise di affidarsi all’Università Cattolica per ulteriori accertamenti. Il 25 ottobre arrivò la verità sconvolgente: il DNA analizzato non apparteneva a lui, confermando l’assenza del presunto tumore. Tuttavia, purtroppo ormai aveva perso la sua mandibola in modo irrimediabile.

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