Vittorio, il padre di Sara Centelleghe, ha espresso con grande forza e determinazione la necessità di porre fine alla cultura che permette atti di violenza contro le donne. La tragica morte della giovane 18enne, uccisa brutalmente nella sua casa da un vicino coetaneo, ha scosso profondamente la comunità locale e ha portato alla luce una realtà crudele e inaccettabile. Vittorio ha sottolineato l’importanza di educare fin da piccoli sul rispetto e sulla parità di genere, affinché nessun’altra famiglia debba affrontare una tragedia simile. La sua voce si è levata come un grido d’allarme, invitando la società a reagire e a cambiare atteggiamento nei confronti delle donne. È giunto il momento di agire con determinazione, di non permettere che episodi così drammatici possano ripetersi impunemente. La violenza non può essere tollerata in nessuna forma e la cultura del rispetto reciproco deve essere promossa attivamente in ogni ambito della vita quotidiana. Solo attraverso un impegno collettivo e costante sarà possibile costruire una società più giusta ed equa per tutti i suoi membri, senza discriminazioni di genere o violenze insensate. Sara Centelleghe resterà per sempre nei cuori di coloro che l’hanno amata, ma il suo ricordo deve anche essere un monito per tutti noi: non possiamo restare indifferenti di fronte all’ingiustizia e alla crudeltà. Bisogna agire ora, con determinazione e coraggio, per garantire un futuro migliore alle generazioni future e per onorare la memoria di tutte le vittime innocenti della violenza di genere.
“Vittorio Centelleghe: la lotta contro la violenza sulle donne”
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