01 gennaio 2025 – 20:46
Giacomo Puccini, un genio della musica e della sregolatezza. La combinazione di “fantasia e intuizione” che ha reso celebri altri toscani come lui, i protagonisti delle avventure di Amici miei. Oltre a questo lato, più umano e a tratti prosaico, del grande compositore che Beatrice Venezi desidera portare al vasto pubblico televisivo in una serata di festa come quella di Capodanno.La scommessa si chiama Viva Puccini, un evento in onda su Rai3 il 1° gennaio, con la conduzione di Bianca Guaccero e numerosi ospiti speciali, tra cui Gianmarco Tognazzi, Enrico Stinchelli, Malika Ayane, Frida Bollani, la compagnia di ballo del Teatro Sistina e molti altri. “È una scommessa perché è un modo innovativo per presentare un grande compositore a un vasto pubblico. Voglio raccontare Puccini come uomo per poi esplorare le sue opere”, spiega la direttrice d’orchestra.Venezi vuole mostrare il lato umano dell’artista, riducendo la distanza tra il pubblico e la lirica. Con il programma Viva Puccini si punta a rendere la musica popolare nuovamente accessibile a tutti, attraverso un viaggio musicale che abbraccia diversi generi e stili.L’amore è il tema centrale dell’evento: dall’amore romantico all’amore tragico raccontato nelle opere di Puccini. Le donne hanno un ruolo fondamentale nelle sue composizioni, rappresentando diverse sfaccettature dell’animo femminile.Venezi ammira due eroine pucciniane in particolare: Magda de La Rondine e Minnie de La Fanciulla del West. Magda incarna la modernità nel rinunciare agli agi per inseguire l’amore e poi la libertà. Minnie ribalta i cliché tradizionali sulle donne forti e indipendenti.Ambasciatrice della lirica nel mondo grazie ai suoi successi internazionali, Venezi spera che anche in Italia si possa riscoprire l’amore per la musica classica attraverso approcci innovativi ed accessibili al grande pubblico. L’educazione musicale fin dalla scuola potrebbe essere fondamentale per coltivare una nuova generazione appassionata di musica e canto corale.La trasmissione non è solo per gli esperti ma mira ad avvicinare tutti alla bellezza della musica classica in modo coinvolgente e appassionante. Il canto corale può offrire importanti insegnamenti sulla collaborazione e sull’importanza del contributo individuale al bene comune nella società contemporanea dominata dall’individualismo sfrenato.
