Vivendi, principale azionista di Tim, aveva segretamente pianificato la dismissione della propria quota nel gruppo delle telecomunicazioni sin dal principio. Questa decisione, percepita come un passo verso una maggiore flessibilità strategica, è stata recentemente portata a compimento attraverso la cessione di oltre il 5% del pacchetto azionario. Nonostante le ipotesi circolate sulla possibilità di una cessione all’istituzione bancaria Poste o al fondo di investimento CVC Capital Partners, l’operazione è stata effettuata attraverso un mercato regolamentato, afferma la holding francese. La scelta di non affidarsi ad entità finanziarie specifiche per tale transazione potrebbe essere motivata dalla volontà di mantenere il controllo e il flusso di liquidità associati al proprio investimento nel settore delle telecomunicazioni.
Vivendi cede una quota del 5% in Tim: la decisione dietro l’operazione
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