Voragine nel vallone del Buthier: devastazione e ricostruzione a Bionaz

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07 luglio 2024 – 08:01

Nel cuore del vallone del Buthier, dove un tempo si ergeva fiero il ghiacciaio della TsadeTsan, oggi si apre un’enorme voragine. La morena, fragile e antica custode di storie millenarie, è stata spazzata via nell’oscurità di una serata di sabato o nelle prime luci di una domenica turbolenta, durante il furioso nubifragio che ha squarciato la Valle d’Aosta in due, portando a ginocchia piegate BreuilCervinia a pochi chilometri di distanza e Cogne dall’altra parte della regione. Anche Bionaz si ritrova ora a ripulire le ferite provocate dalla furia dell’alluvione. L’alta Valpelline piange il suo dolore silenzioso. Il distacco dal vallone del Buthier è stato catastrofico, cancellando senza pietà il sentiero appena restaurato che conduce al rifugio Capanna Aosta. La tragedia è stata momentaneamente eclissata solo dall’emergenza che ha colpito Cogne e BreuilCervinia.Il sindaco di Bionaz, Valter Nicase, descrive con sgomento l’enormità dello smottamento avvenuto: “Il distacco è stato devastante e non siamo ancora riusciti ad accedere alla zona a piedi, poicheeacute; il ponte sul Buthier poco più a monte di Prarayer è crollato. Le uniche immagini che possediamo sono quelle catturate da alcune guide locali e dagli elicotteri della Cva”. La morena si è aperta come una bocca famelica, disintegrando tutto ciò che incontrava lungo il suo cammino. Il sentiero verso il rifugio Aosta è stato inghiottito dalla voragine profonda almeno 50 metri, lasciando un vuoto sconcertante.I danni nella zona sono stati ingenti, principalmente concentrati sull’agricoltura e sulla rete dei sentieri escursionistici. Solo grazie alla diga di Place Moulin non sono stati riportati danni più gravi in zone più basse. Nicase riflette sul possibile scenario se una colata simile fosse scesa più in basso lungo il corso del Buthier: “Avremmo subito danni catastrofici lungo tutta la valle”. Non solo è sparito il sentiero per il rifugio Aosta – ora chiuso – ma un torrente secondario ha trascinato via anche parte del percorso del Tour du Cervin nella comba di Valcuornera.Le strade interpoderali hanno subito danneggiamenti significativi così come i ponticelli sul Buthier e il sentiero che conduce a Montagnayes. All’alpeggio Grand Chamin si registrano smottamenti preoccupanti: “Non so se riusciranno ad accompagnare le mandrie alle alte quote”, ammette Nicase con preoccupazione. In conclusione, rispetto ai centri turistici vicini come Cervinia e Cogne, i problemi affrontati da Bionaz possono sembrare marginali ma durante la piena stagione turistica rappresentano una sfida titanica da affrontare con coraggio e determinazione.

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