08 settembre 2024 – 09:45
Le voragini che si sono aperte sulle strade di Torino non sono solo piccoli avvallamenti, ma vere e proprie crateri profondi anche più di un paio di metri. Si sono formate a causa della fuoriuscita di acqua o liquami da condotte interrate, che hanno eroso il terreno sotto il manto stradale fino a farlo crollare. Attualmente, ne sono state contate circa una trentina, distribuite lungo le arterie cittadine dal centro alle periferie. Queste voragini rappresentano un serio rischio per gli automobilisti e i veicoli, oltre a causare notevoli disagi sulla viabilità.Molte di queste voragini sono rimaste aperte per mesi senza interventi adeguati. Ad esempio, quella presente in corso Casale all’altezza del ponte di Sassi è lì dallo scorso maggio, mentre quella in piazza Costantino il Grande è presente dal giugno precedente. Anche la voragine in corso Maroncelli, vicino a corso Unità d’Italia, è rimasta aperta dall’inizio di luglio. Queste situazioni vengono spesso trascurate a causa delle difficoltà nel individuare i proprietari privati delle condotte danneggiate o per ritardi nei lavori di riparazione dell’asfalto.Il mancato intervento ha generato irritazione tra gli automobilisti torinesi che devono affrontare rallentamenti e manovre rischiose per evitare le buche sulle strade cittadine. Ogni voragine ha la sua storia e richiede tempi diversi per essere riparata. Il Comune sta monitorando attentamente la situazione dell’asfalto torinese e coordinando gli interventi necessari con i privati responsabili della manutenzione. È importante garantire la sicurezza degli automobilisti e preservare l’integrità delle strade urbane per evitare ulteriori inconvenienti e disagi alla circolazione cittadina.
