31 agosto 2024 – 20:13
Il potere del dialogo e della comunicazione emerge con forza nel film “Why War” del regista Amos Gitai, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Basato sulla corrispondenza tra Albert Einstein e Sigmund Freud del 1932, il film esplora le radici della guerra e cerca di comprendere la ferocia dei conflitti che affliggono il nostro mondo. Attraverso un cast internazionale che include Irène Jacob, Mathieu Amalric e Micha Lescot, la pellicola si snoda tra Vienna, Berlino, Tel Aviv e Parigi, offrendo uno sguardo profondo sulla complessità delle relazioni umane in contesti di conflitto.Gitai sottolinea l’importanza di superare le divisioni e costruire ponti tra culture diverse. La sua riflessione sulle dinamiche belliche attuali, influenzate da interessi politici ed estremismi ideologici, lo porta a interrogarsi sul significato della guerra e sulle possibilità di riconciliazione. Con una sensibilità artistica che punta a contrastare la narrazione tossica della violenza, Gitai invita alla riflessione profonda e all’apertura verso nuove prospettive.La presenza italiana nella produzione del film, grazie alla collaborazione con la Indiana Production di Marco Cohen e Benedetto Habib, evidenzia l’importanza di un impegno condiviso per promuovere la pace e la comprensione reciproca. Attraverso opere d’arte come “Why War”, Gitai si propone di stimolare una riflessione critica sulla realtà geopolitica attuale e di ispirare un cambiamento positivo attraverso il potere dell’arte e della cultura.In un momento in cui il mondo è diviso da conflitti sempre più complessi, il messaggio centrale del film risuona con forza: solo attraverso il dialogo aperto e sincero possiamo sperare di superare le barriere che separano le nazioni e i popoli. Gitai invita a guardare oltre le differenze superficiali per abbracciare l’umanità comune che ci lega tutti, aprendo così la strada a un futuro basato sulla pace e sulla collaborazione.