11 agosto 2024 – 19:46
La XIII edizione del Premio letterario Caccuri ha visto la vittoria di Sigfrido Ranucci con il romanzo “La Scelta” pubblicato da Bompiani. Al secondo posto, ex aequo, si sono piazzati altri tre autori con opere di saggistica di grande spessore: Alessandro Giuli con “Gramsci è vivo. Sillabario per un’egemonia contemporanea” edito da Rizzoli, Paolo Mieli con “Il secolo autoritario” sempre per Rizzoli e Barbara Stefanelli con “Love harder” pubblicato da Solferino.Durante la serata di premiazione svoltasi sabato 10 agosto a Caccuri, i quattro autori hanno avuto l’opportunità di presentare le proprie opere al pubblico. Il libro di Sigfrido Ranucci, noto conduttore di Report, rappresenta un viaggio attraverso le sue inchieste più importanti e la sua carriera giornalistica come inviato per Rai3 e Rainews 24 sia in Italia che nelle zone di guerra.Le opere in finale sono state selezionate da un comitato scientifico presieduto da Giordano Bruno Guerri e successivamente valutate da una giuria composta da 110 membri tra nazionali e accademici. Durante le cinque serate del Premio sono stati assegnati anche altri riconoscimenti: Federico Fubini ha vinto la sezione letteratura e giornalismo con “L’oro e la patria. Storia di Niccolò Introna, eroe dimenticato”, Don Maurizio Patriciello ha conquistato il Premio letteratura sociale con “Vangelo nella terra dei fuochi” e Donato Carrisi si è aggiudicato il Premio Caccuri per la narrativa con il romanzo “L’educazione delle farfalle”.Il presidente dell’Accademia dei Caccuriani, Adolfo Barone, insieme ai vice Olimpio Talarico e Roberto De Candia, ha sottolineato l’importanza del Premio nel promuovere la cultura e le tradizioni della Calabria attraverso le opere dei migliori intellettuali italiani.