Il giorno del “Yom HaZikaron” è un momento solenne in Israele, in cui il Paese si ferma per ricordare i propri caduti, sia soldati che civili, che hanno perso la vita in combattimento o a causa di atti terroristici. Le sirene risuonano per due minuti, dando il via alle cerimonie pubbliche che si tengono in tutto il Paese. Sul Monte Herzl a Gerusalemme, dove si trova il sacrario dei caduti, ha luogo la cerimonia principale con il passaggio dei jet da guerra nel cielo a simboleggiare il sacrificio di coloro che hanno dato la vita per la nazione. Alla manifestazione partecipano importanti figure politiche come il presidente Isaac Herzog e il primo ministro Benyamin Netanyahu.Nell’ultimo anno, secondo i dati ufficiali, si registrano 1.594 vittime tra soldati e civili, rendendo quest’anno uno dei più luttuosi degli ultimi cinquant’anni a causa della guerra a Gaza e degli attacchi perpetrati da Hamas. Durante le commemorazioni al cimitero di Ashdod per il Giorno dei Caduti, il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir è stato oggetto di contestazioni e accuse da parte della folla presente sul posto.Le parole del capo dello Shin Bet Ronen Bar durante una delle cerimonie risuonano nel cuore di tutti gli israeliani: “La sicurezza di cui eravamo orgogliosi non è stata garantita al popolo di Israele”. Un senso di responsabilità e rimpianto permea le sue dichiarazioni mentre riflette sulle azioni che avrebbero potuto evitare tragedie come quelle avvenute. In un momento di profonda riflessione e dolore collettivo, Israele si unisce per onorare coloro che hanno sacrificato le proprie vite per difendere la patria.
“Yom HaZikaron: Israele si ferma per onorare i caduti”
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