05 gennaio 2024 – 16:13
Il colosso delle gestioni patrimoniali cinese, Zhongzhi, ha ufficialmente dichiarato bancarotta, una decisione accettata dal Tribunale di Pechino. Secondo quanto riportato da Bloomberg, durante il processo Zhongzhi ha ammesso di non disporre delle risorse necessarie per rimborsare l’intero debito accumulato. La situazione finanziaria del gruppo era già precaria sin dal mese di novembre, quando si era dichiarato insolvente per un ammontare che raggiungeva i 64 miliardi di dollari. Questa crisi economica è stata accentuata anche dalla difficile situazione del mercato immobiliare cinese. La bancarotta di Zhongzhi rappresenta un duro colpo per l’economia cinese e solleva interrogativi sulle conseguenze che potrebbe avere sull’intero settore finanziario del paese. Si prevedono possibili ripercussioni sugli investitori e sulla stabilità dei mercati internazionali, in quanto la fallimentare gestione delle risorse da parte di Zhongzhi potrebbe influenzare la fiducia degli investitori nel sistema finanziario cinese nel suo complesso. Le autorità competenti dovranno affrontare questa crisi con tempestività ed efficacia al fine di minimizzare gli effetti negativi sull’economia e garantire la sicurezza degli investimenti futuri.
