10 libri gratis scritti da grandi autrici tutti da scaricare; torna “Milano da Leggere”

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10 libri gratis scritti da grandi autrici tutti da scaricare; torna “Milano da Leggere” con l’edizione 2020 dedicata a “I talenti delle donne”

Torna l’appuntamento con “Milano da Leggere”, l’iniziativa di promozione della lettura ideata dal Sistema bibliotecario milanese che consente di scaricare e leggere gratuitamente una selezione di libri digitali. Da oggi, e fino al 30 giugno, sarà, infatti, possibile scaricare liberamente dal sito www.comune.milano.it/milanodaleggeredieci opere di scrittrici milanesi, per nascita o elezione. Questa quinta edizione di “Milano da Leggere” s’inserisce nel palinsesto culturale promosso da Comune di Milano|Cultura dedicato a “I talenti delle donne”: sarà dunque un’edizione tutta al femminile che ospiterà opere di scrittrici i cui diritti sono stati cortesemente concessi dalle autrici stesse e dai loro editori, insieme ad altri titoli, non più in commercio, che meritano di essere valorizzati e riportati all’attenzione del pubblico.

Attenzione perché i titoli non saranno tutti immediatamente disponibili ma usciranno con cadenza settimanale, ogni mercoledì a partire dal 15 aprile, e resteranno tutti scaricabili fino al 30 giugno.

Tutti i titoli

La forza dell’intuito è all’opera nel giallo di Rosa Teruzzi che con “La fioraia del Giambellino” – libro di apertura di “Milano da leggere” 2020 che sarà scaricabile già da oggi – ci regala la seconda avventura dell’eccentrico trio d’investigatrici milanesi.

Un’altra giallista è Maria Alberti Scuderi, sconosciuta ai più seppur vincitrice con “Assassinio al Garibaldi” – unico libro dato alle stampe – del premio Alberto Tedeschi 1984 per il miglior giallo inedito, ora riproposto con l’originale prefazione di Luca Crovi.

Coraggio, competenza e tenacia sono i tratti distintivi delle donne del nostro presente che hanno condotto la loro rivoluzione in famiglia, nel mondo del lavoro o nella società: cento storie a cui ispirarsi, raccolte da Annalisa Monfreda in “Donne come noi”.

Lo sguardo sul costume, la famiglia, il quotidiano è lasciato alla penna di Brunella Gasperini, che per venticinque anni ha dialogato con le donne tramite la posta di Annabella. “Una donna e altri animali” racconta con arguzia, anticonformismo e ironia una cronaca familiare degli anni ’70, per nulla datata. Della Gasperini sarà offerta anche una presentazione inedita di Patrizia Carrano e un’interpretazione letta da Lella Costa, sue dichiarate ammiratrici.

Ironia, e autoironia, sono anche la cifra del romanzo di Carmen Covito in cui la protagonista non brutta ma, peggio, bruttina, è alla ricerca di un proprio modo di affermarsi. “La bruttina stagionata”, che ha vinto il premio Bancarella 1993, è stato ripubblicato di recente con una brillante introduzione di Natalia Aspesi.

L’universo dei sentimenti narrati con stile vivido e contemporaneo è il terreno sul quale si muove la scrittura sferzante di Ester Viola, che ci offre “Gli spaiati”, sequel del fortunato “L’amore è eterno finché dura”.

L’impegno civile e ambientale, in anni in cui di ecologia si parlava poco o nulla, sono il tratto di Laura Conti, medico oltre che scrittrice, di cui è ripubblicato il toccante romanzo “Cecilia e le streghe”, che affronta con raro garbo il tema del dolore e della malattia, divenuto purtroppo di tragica attualità.

La passione e il coraggio del giornalismo di Camilla Cederna, capaci di imporla nel mondo dell’informazione, allora prevalentemente maschile, sono al centro de “Il mondo di Camilla”. Il libro ripercorre anni di attività della grande giornalista, e con essi di storia italiana, raccontati in prima persona e passati al vaglio dell’impeccabile lavoro editoriale di Grazia Cherchi.

La ricerca storica è la passione di Carla Maria Russo che con “Lola nascerà a diciott’anni” ci trasporta nella Milano del 1943. Durante il periodo più buio del fascismo si snoda una vicenda raccontata a più voci che intreccia passione, ingiustizia, colpi di scena.

Non manca la voce della poesia con la raccolta “Desiderio di cose leggere” di Antonia Pozzi, la cui traboccante e disordinata emozionalità fu poco compresa nell’ambiente intellettuale del suo tempo.

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