90 morti, 31 guariti. Crescono le sanzioni da parte delle Forze dell’Ordine, la spesa ora si fa solo con guanti e mascherine

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I dati forniti dall’USL Valle d’Aosta alle ore 17 del 5 aprile 2020 fanno salire a 90 i decessi (8 in più di ieri): 51 maschi, 39 femmine. Di questi 57 sono morti in ospedale, 33 sul territorio. La fascia d’età delle vittime va dai 45 ai 100 anni. Il numero dei positivi è di 782. In ospedale sono ricoverate 119 persone: 67 nei reparti Covid del Parini, 30 nei reparti della Clinica di Saint Pierre e 22 in terapia intensiva. I guariti attualmente sono 31, di età compresa tra 1 anno e 79 anni. I tamponi refertati oggi sono 122 (di cui 24 presso il laboratorio analisi del Parrini), 90 sono stati inviati fuori Valle, 485 sono in attesa. 28 le sanzioni elevate e 1 denuncia sono il risultato degli 823 controlli effettuati ieri dalle Forze dell’Ordine (dati della Prefettura del 4 aprile). Numeri che confermano la necessità di ricordare a tutti di rimanere a casa evitando spostamenti inutili ed assembramenti di persone: nei prossimi giorni, con l’arrivo delle ferie pasquali, si intensificheranno i controlli per evitare lo spostamento in Valle dei proprietari di seconde case. Per cercare di limitare la diffusione del coronavirus ieri, sabato 4 aprile, il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha emesso un’ordinanza che regolamenta i mercati all’aperto e i cantieri, e che di fatto, tra le altre cose, obbliga tutti gli esercizi commerciali ad ammettere e far circolare soltanto le persone dotate di mezzi protettivi come mascherine e, nel caso vengano a contatto col cibo, anche di guanti.

Vedi articolo di ieri in cui si parla nel dettaglio dell’ordinanza (si legga anche la precisazione)

Precisazione sui cantieri

La Presidenza della Regione specifica che l’Ordinanza nr. 139 firmata ieri, sabato 4 aprile, dal Presidente della Regione Renzo Testolin va a limitare la presenza di operai nei cantieri che il che il DPCM del 22 marzo 2020 ha autorizzato a restare aperti.

In particolare, il Decreto ministeriale stabilisce la prosecuzione delle attività nei cantieri destinati a costruzioni di pubblica utilità, codice Ateco 42.

Così come è previsto che possano proseguire la loro attività i cantieri con codice Ateco 43.2 (Installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzioni e installazioni).

Per lo svolgimento di queste attività, l’ordinanza regionale precisa che, all’interno del cantiere, non vengano impiegati contemporaneamente più di 5 addetti, oltre a tecnici, progettisti e fornitori, e che tutti indossino adeguati dispositivi di protezione individuali, andando per tanto a limitare il numero di personale presente su questi luoghi di lavoro.

Tutte le attività previste da altri codici Ateco, non ricomprese dal DPCM all’Allegato 1, non possono essere svolte.

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