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Legge di Bilancio: reddito, sanità e progressività fiscale

Il governo si appresta a varare la legge di bilancio, un intervento strutturale volto a mitigare le attuali tensioni socio-economiche e a redistribuire, seppur parzialmente, la ricchezza prodotta.

Al centro dell’attenzione figurano misure per sostenere il reddito delle fasce più vulnerabili, attraverso un adeguamento delle pensioni e degli stipendi, unitamente alla cancellazione del debito cartellario pregresso, fino all’anno 2023.

Parallelamente, si intende rafforzare il sistema sanitario nazionale, con un piano di assunzioni mirato a incrementare il personale medico e infermieristico.
L’approccio sotteso a queste iniziative si fonda su un principio di progressività fiscale, che impone a coloro che possiedono maggiori risorse finanziarie una contribuzione proporzionale, o superiore, rispetto alla media.
Questa scelta, lungi dall’essere interpretata come una misura confiscatoria o penalizzante per il settore privato, si configura come un atto di responsabilità sociale, volto a garantire una maggiore equità nella distribuzione dei benefici derivanti dalla crescita economica.
Il sistema bancario nazionale, in particolare, si appresta a concludere l’anno con profitti consistenti, stimati in eccedenza di 50 miliardi di euro.

L’ipotesi di una riduzione, anche minima, di tale redditività, a favore di politiche sociali e investimenti pubblici, testimonia la volontà di allineare gli interessi del settore finanziario alle esigenze del Paese.

Come sottolineato dal leader della Lega, Matteo Salvini, in un’intervista a Sky TG24, in periodi di difficoltà economica è doveroso che chi dispone di maggiori disponibilità economiche contribuisca in modo più significativo al superamento della crisi, senza che ciò possa essere equiparato a un’espropriazione forzata.

Si tratta, piuttosto, di un atto di solidarietà nazionale, che mira a favorire un modello di sviluppo più inclusivo e sostenibile, in grado di rispondere alle sfide del presente e di costruire un futuro più prospero per tutti i cittadini.

L’auspicio è che questa iniziativa possa rappresentare un punto di partenza per un dibattito più ampio e costruttivo sulle politiche fiscali e sulla redistribuzione della ricchezza, contribuendo a rafforzare il tessuto sociale e a promuovere una maggiore coesione nazionale.

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