29 novembre 2024 – 20:45
La Regione ha preso la decisione di salvare l’ospedale di Settimo da una possibile privatizzazione totale o, nella peggiore delle ipotesi, dalla chiusura definitiva. Questa mattina il Governatore Alberto Cirio, insieme all’assessore alla Sanità Federico Riboldi, all’assessore Maurizio Marrone e alla sindaca di Settimo, Elena Piastra, hanno garantito il futuro della struttura. Durante la visita sono stati presenti anche i consiglieri Paola Antonetto Fratelli d’Italia e i consiglieri del Pd Gianna Pentenero e Alberto Avetta.Grazie all’approvazione da parte del Consiglio regionale della variazione di bilancio da 15 milioni di euro, l’ospedale verrà ufficialmente acquisito dalla Regione come parte del suo patrimonio. Il presidente Cirio e l’assessore Riboldi hanno sottolineato che questo è l’ultimo passo di un lungo processo che ha visto un investimento precedente di 28 milioni di euro per estinguere il mutuo e ottenere la proprietà dello stabile.La questione più complessa riguarda ora il personale dell’ospedale: circa 160 lavoratori tra medici, infermieri, operatori sociosanitari OSS e alcuni impiegati amministrativi. Coloro che attualmente operano in distacco continueranno a svolgere le proprie mansioni nella struttura con lo stesso regime contrattuale, mentre i dipendenti di Saapa saranno assorbiti dalla nuova società incaricata dei servizi sanitari. Per il personale interinale sarà possibile partecipare a un concorso pubblico per ottenere una posizione stabile.L’ospedale di Settimo dispone di 235 posti letto dedicati alle postacuzie e ospita al piano terra reparti quali radiologia, medicina legale e consultorio. Dal 2009 la gestione era stata affidata a Saapa, una società mista controllata principalmente dalla Regione tramite l’ASL To4 e l’ASL Città di Torino insieme al Comune di Settimo, Patrimonio SpA e la cooperativa Frassati. Dopo anni in cui il modello pubblico-privato si è rivelato insostenibile portando Saapa alla liquidazione, oggi grazie all’intervento della Regione l’ospedale diventerà completamente pubblico garantendo così un servizio essenziale alla comunità locale.
