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sabato 1 Novembre 2025

Festival della Bellezza: un successo nazionale da record

Il Festival della Bellezza, giunto alla sua dodicesima edizione, si è concluso celebrando un successo di portata nazionale, testimoniato da un coinvolgimento senza precedenti del pubblico, sia in presenza che attraverso i canali digitali.

Il tema conduttore “La Meraviglia”, declinato in 45 appuntamenti, ha permeato un percorso artistico e culturale che ha saputo risvegliare un senso di stupore e connessione profonda con il patrimonio italiano.
La manifestazione, ideata e diretta da Alcide Marchioro, ha superato ogni aspettativa, raggiungendo una platea di oltre 63.000 spettatori in presenza e generando un’impressionante ondata di interesse online, con visualizzazioni dei video quintuplicate rispetto all’anno precedente (più di 137 milioni) e un’esposizione sui social media che ha sfiorato i 240 milioni di impression. Questo incremento esponenziale della visibilità ha portato il Festival a consolidare la sua leadership nel panorama dei festival culturali italiani, raggiungendo un numero di follower social superiore a 275.000, un primato significativo che riflette la capacità del progetto di generare contenuti culturali originali e coinvolgenti.
L’edizione 2024 ha visto il Festival espandersi in un percorso geografico e concettuale ambizioso.

Le location scelte non sono state semplici contenitori, ma veri e propri palcoscenici per l’arte, luoghi carichi di storia e significato.
Da Piazza San Marco a Venezia, dove la performance di Patti Smith ha offerto un momento di pura emozione, ai maestosi Templi di Selinunte, dal Teatro Romano di Verona, con la sua eco di secoli di rappresentazioni, alle suggestive Grotte di Catullo a Sirmione, il percorso si è snodato attraverso alcuni dei luoghi più iconici del territorio nazionale.
L’inclusione di sedi come il Castello Sforzesco di Milano, la Villa Medici a Roma, il Teatro Olimpico e la Basilica Palladiana di Vicenza, fino ad arrivare a luoghi simbolo dell’arte novecentesca come Il Vittoriale degli Italiani, la Sala Fontana dell’Arengario a Milano e la Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, ha sottolineato l’intento di creare un’esperienza culturale a 360 gradi, capace di dialogare con diverse epoche e sensibilità artistiche.

L’apertura del Festival, il 23 maggio, con una lectio di Jan Brokken dedicata all’immaginario dell’arte moderna alla Basilica Palladiana a Vicenza, ha gettato le basi per un percorso intellettuale ricco di spunti e riflessioni.
La conclusione, il 22 ottobre, con una stimolante riflessione di Melania Mazzucco sul concetto di meraviglioso e il suo rapporto con l’arte, di fronte ai capolavori di Piero della Francesca e Raffaello alla Pinacoteca di Brera a Milano, ha lasciato un’eredità di ispirazione e contemplazione.
Guardando al futuro, l’edizione del 2026 sarà incentrata sul tema “Il Simbolico”, un nuovo orizzonte concettuale che promette di aprire ulteriori prospettive di indagine e scoperta.
Sono già in fase di selezione nuovi luoghi d’arte sparsi per l’Italia, e l’annuncio di un evento inaugurale di grande impatto – il GrandTour “La Vita è Adesso” di Claudio Baglioni, che si esibirà per la prima volta in Piazza San Marco a Venezia il 29 e 30 giugno 2026 – suggella l’ambizione del Festival di continuare a crescere e a sorprendere, mantenendo viva la fiamma della bellezza come motore di cultura e umanità.

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