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giovedì 6 Novembre 2025

Anziani Sfruttati: Truffa da 500.000 Euro e Peculato a Padova e Vicenza

Un’efferata vicenda di abuso di fiducia e sfruttamento della vulnerabilità ha scosso la comunità di Padova e Vicenza, portando alla luce una spirale di comportamenti illeciti che hanno privato d’ingenti somme di denaro – per un totale di 500.000 euro – ben diciotto anziani, affidati alle sue cure come amministratore di sostegno.

L’uomo, paradossalmente, aveva inizialmente sporto denuncia alla Guardia di Finanza, lamentando di essere stato vittima di una truffa nel mercato delle criptovalute, una mossa che si è rivelata una maschera per celare un crimine di ben maggiore gravità: il peculato.

L’indagine, innescata da questa segnalazione apparentemente innocua, ha svelato un quadro allarmante di manipolazione e inganno.

L’amministratore di sostegno, incaricato di tutelare gli interessi e il benessere dei suoi assistiti, ha sistematicamente abusato del suo ruolo, sottraendo gradualmente risorse finanziarie da conti correnti gestiti impropriamente.
Le operazioni fraudolente, perpetrate tra il 2021 e il 2024, includevano bonifici effettuati tramite home banking e prelievi in contanti, mascherati come spese necessarie per la cura e l’assistenza degli anziani.
Questo schema criminale ha colpito individui residenti nelle province di Padova e Vicenza, persone già in una condizione di fragilità, spesso affette da disabilità cognitive o patologie che le rendevano particolarmente suscettibili ad abusi.

La fiducia riposta in una figura istituzionale come l’amministratore di sostegno è stata tradita in modo vergognoso, generando un profondo trauma e mettendo a rischio la stabilità economica e psicologica delle vittime.

La Procura della Repubblica di Padova ha immediatamente disposto un sequestro preventivo d’urgenza della somma sottratta, al fine di garantire la possibilità di risarcire integralmente i danni subiti dagli assistiti.

L’atto dimostra una risposta tempestiva e rigorosa da parte delle autorità giudiziarie, volte a proteggere i soggetti vulnerabili e a perseguire i responsabili.

Parallelamente all’indagine penale, i Tribunali di Padova e Vicenza hanno provveduto alla revoca degli incarichi tutelari dell’uomo e alla nomina di nuovi amministratori di sostegno, con l’obiettivo di ripristinare un sistema di protezione efficace e trasparente per gli anziani coinvolti.
L’episodio solleva interrogativi fondamentali sulla vigilanza e il controllo degli amministratori di sostegno, sulla necessità di rafforzare i meccanismi di prevenzione degli abusi e sulla formazione di professionisti in grado di gestire con responsabilità e competenza il delicato ruolo di tutela dei soggetti più deboli.
La vicenda rappresenta un monito per l’intera comunità, ricordando l’importanza di un’attenzione costante e di un impegno concreto nella protezione dei diritti e del benessere degli anziani.

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