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martedì 4 Novembre 2025

Umbria 2024: Crescita apparente, stagnazione reale e sfida ZES

L’Umbria nel 2024 si presenta come una regione in una fase di transizione complessa, caratterizzata da una crescita nominale apparente che, se sottoposta ad analisi più approfondite, rivela una sostanziale stagnazione.

I recenti dati elaborati dal centro studi Tagliacarne e Unioncamere, attingendo alle revisioni della contabilità nazionale Istat e integrati dall’analisi della Camera di Commercio dell’Umbria, dipingono un quadro che merita una riflessione strutturale.

Il valore aggiunto regionale, indicatore chiave della produzione economica, registra un aumento dello 0,99%, un dato che posiziona l’Umbria in una posizione di relativa debolezza a livello nazionale, superata solo dall’Emilia-Romagna.

Tuttavia, se si tiene conto del tasso di inflazione, stimato intorno allo 0,9%, il segno positivo svanisce, suggerendo che la regione non ha registrato una crescita reale.

Questa situazione si contrappone nettamente alla media nazionale, che, pur rallentando, continua a segnare un incremento reale dell’1,14%, accentuando il divario tra l’Umbria e il resto d’Italia.
Secondo Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, questa impasse non è un fenomeno recente, ma il risultato di una crisi strutturale che affligge la regione da tempo.
La designazione dell’Umbria, insieme alle Marche, come Zona Economica Speciale Unica (ZES) rappresenta un riconoscimento delle difficoltà esistenti, ma anche un’opportunità strategica da perseguire con determinazione.
Le ZES, concepite per stimolare investimenti e sviluppo nelle aree economicamente svantaggiate, offrono all’Umbria un’occasione imperdibile per invertire la tendenza.

La Camera di Commercio si impegna attivamente a supportare le imprese in questo percorso di trasformazione, promuovendo una duplice transizione: economica ed ecologica.

Questo implica non solo l’adozione di pratiche sostenibili, ma anche l’implementazione di strategie di digitalizzazione avanzate, programmi di formazione mirati e iniziative volte a promuovere l’innovazione in tutti i settori economici.
L’obiettivo primario è un aumento tangibile della produttività reale, ovvero la capacità di generare maggiore valore aggiunto con le stesse risorse impiegate.
Parallelamente, è fondamentale attrarre capitali esteri e talenti specializzati, per stimolare la crescita e la competitività del sistema economico regionale.

Solo attraverso un approccio integrato e proattivo, che combini investimenti mirati, politiche di sostegno alle imprese e una forte attenzione alla formazione del capitale umano, l’Umbria potrà riprendere una traiettoria di crescita stabile e duratura, rafforzando al contempo il suo tessuto economico-produttivo e migliorando la qualità della vita dei suoi cittadini.
La sfida è complessa, ma le potenzialità dell’Umbria, con il suo ricco patrimonio culturale e naturale, rimangono un punto di forza da valorizzare.

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