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mercoledì 5 Novembre 2025

Genoa, Murgita e Criscito: un ritorno alle radici

Il Genoa, un’istituzione calcistica intrisa di storia e tradizione, si affida ora all’expertise e alla passione di Roberto Murgita e Domenico Criscito, figure emblematiche nel cuore dei tifosi rossoblù, per affrontare un momento cruciale.

L’esonero di Patrick Vieira ha lasciato un vuoto da colmare, ma l’assegnazione temporanea della guida tecnica a questi due uomini, profondamente legati al club più antico d’Italia, rappresenta un tentativo di risvegliare lo spirito combattivo e l’identità genovese.

Murgita, con la sua conoscenza intima dell’ambiente e Criscito, capitano indiscusso e simbolo di leadership, incarnano la continuità e la speranza di un ritorno alla vittoria.

La loro presenza sulla panchina e sul campo non è solo una scelta tattica, ma un potente messaggio di appartenenza e di fiducia per una tifoseria esigente.

“Conoscere cosa significa indossare la maglia del Genoa è un retaggio che ci accomuna,” dichiara Murgita, sottolineando l’importanza di un legame profondo con i valori del club.

Criscito, con la sua eloquenza diretta, aggiunge: “Mimmo lo sa benissimo, ne ha fatto esperienza diretta, da capitano e ben oltre il mio percorso.
Per conquistare l’affetto dei tifosi non servono parole, ma un impegno totale, un sudore che tradisca la dedizione alla causa.

”Il primo allenamento, subito dopo la recente delusione, ha rivelato una reazione positiva da parte della squadra.
Murgita insiste sull’importanza di cancellare il passato e concentrarsi sulla sfida imminente contro il Sassuolo, sottolineando che l’obiettivo è interpretare al meglio il significato di “giocare da Genoa”, un concetto che racchiude in sé orgoglio, abnegazione e attaccamento ai colori.

Criscito, a sua volta, evidenzia la determinazione dei giocatori a invertire la rotta, promettendo un impegno fisico e mentale al massimo.

“C’è fame di risultati, è palpabile,” confida Criscito, consapevole dell’urgenza di regalare gioia ai tifosi.
La partita contro il Sassuolo non è solo un’ulteriore tappa del campionato, ma un’occasione per dimostrare di aver compreso le aspettative e di essere pronti a onorare la storia del club.

L’emozione personale, per Criscito che da giovane ha mosso i primi passi nel settore giovanile, è comprensibile, ma immediatamente subordinata all’obiettivo primario: la vittoria.
Il Sassuolo, tuttavia, si presenta come un avversario tutt’altro che banale.
Murgita ne riconosce la solidità, frutto di un progetto di gioco ben definito e di una struttura consolidata, arricchita da elementi di esperienza e dotata di una notevole velocità sugli esterni.

La chiave per affrontare al meglio questa partita risiede nella capacità di liberare la mente dai pesi del passato e di concentrarsi sull’esecuzione, sull’impegno totale e sulla ricerca del risultato, anche a costo di sacrificare l’estetica.
“Non importa come, ma che si vinca,” parafrasa Criscito, esprimendo il sentire comune nello spogliatoio.
La partita è un banco di prova, un’opportunità per riconquistare la fiducia dei tifosi e per riaccendere la speranza in un futuro più roseo per il Genoa, un club che incarna l’anima di una città e la passione di un intero popolo.

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