La comunità bolognese è scossa da un lutto improvviso e doloroso: Ettore Pausini, settantotto anni, figura radicata nel tessuto sociale della città e parente dello stimato cantautore Laura Pausini, ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto ieri sera.
La tragica vicenda, riportata con dovizia di particolari dalle testate locali – *Repubblica* e *Resto del Carlino* – evidenzia una profonda ferita nella città e solleva interrogativi inquietanti sulla responsabilità e sulla civiltà stradale.
Ettore Pausini, nato e cresciuto a Solarolo, in provincia di Ravenna, aveva scelto Bologna come luogo di residenza, integrandosi pienamente nella vita locale.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile per la famiglia e per gli amici che lo conoscevano per la sua gentilezza, il suo spirito collaborativo e la sua passione per la bicicletta, mezzo di trasporto che utilizzava quotidianamente per muoversi in città.
L’incidente si è verificato in via degli Stradelli Guelfi, un’arteria periferica a est di Bologna, in una zona residenziale frequentata da famiglie e bambini.
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, mentre percorreva la strada in sella alla sua bicicletta, è stato investito da un veicolo la cui dinamica è ancora in fase di accertamento.
L’automobilista, in un atto gravissimo e inaccettabile, ha abbandonato il luogo dell’incidente senza prestare soccorso, rendendosi non solo responsabile della morte di Ettore Pausini, ma anche di un reato di omissione di soccorso.
Le forze dell’ordine hanno immediatamente avviato un’indagine serrata per identificare e assicurare alla giustizia il responsabile.
La caccia all’automobilista fuggito è in corso, con la collaborazione di diverse unità specializzate e l’utilizzo di tutti gli strumenti investigativi a disposizione.
Le testimonianze raccolte e le telecamere di sorveglianza presenti nella zona sono al vaglio degli inquirenti, nella speranza di ricostruire con precisione l’accaduto e di fornire elementi utili per rintracciare il colpevole.
Questo tragico evento riapre un dibattito urgente sulla sicurezza stradale, sulla responsabilità individuale e sulla necessità di promuovere una cultura del rispetto e della solidarietà.
L’atto di fuggire dopo aver causato un incidente mortale non è solo una violazione di legge, ma una profonda mancanza di umanità che testimonia un’erosione dei valori fondamentali che regolano la convivenza civile.
La comunità bolognese, nel dolore per la perdita di Ettore Pausini, chiede giustizia e sollecita un impegno concreto per prevenire che simili tragedie si ripetano.
La memoria di Ettore Pausini sarà un monito costante per una città più sicura e consapevole.







