Un Piemonte vibrante, un ecosistema economico resiliente e un tessuto sociale coeso: questo l’obiettivo che Confcommercio Piemonte si pone a ottant’anni dalla sua fondazione, celebrati al Teatro Vittoria di Torino alla presenza di figure istituzionali di spicco come il Ministro Zangrillo, la Vicepresidente Rossomando, il Presidente Cirio e l’Assessore Chiavarino.
L’occasione non è solo una ricorrenza, ma un momento di riflessione sul ruolo cruciale del commercio, del turismo, dei servizi e delle professioni nel definire l’identità e lo sviluppo regionale.
Confcommercio, con le sue 52 sedi territoriali e una rete di 34.000 imprese che impiegano 166.000 persone, si fa portavoce di un settore che va ben oltre la mera attività economica.
Si tratta di un patrimonio immateriale fatto di relazioni, tradizioni, innovazione e radicamento nel territorio.
Un patrimonio che, purtroppo, si trova ad affrontare sfide complesse, dalla desertificazione commerciale alla necessità di rigenerare centri storici e aree montane, spesso penalizzate da una cronica mancanza di infrastrutture e servizi.
La Regione Piemonte riconosce l’importanza strategica del settore primario e terziario, e si impegna a sostenerlo attraverso politiche mirate e strumenti finanziari adeguati.
 La creazione del Tavolo del Commercio, un organismo di concertazione con le associazioni di categoria, rappresenta un passo avanti verso una governance condivisa e partecipata.
 La riapertura del Fondo Unico del Commercio, con una dotazione di 12 milioni di euro, e il finanziamento dei progetti strategici dei Distretti del Commercio, che hanno visto un aumento significativo, testimoniano l’impegno concreto della Regione.
 L’ampliamento del numero di Distretti del Commercio, arrivati a 94 su tutto il territorio regionale, segna una progressiva attenzione alla diversificazione e alla specializzazione dell’offerta commerciale.
Tuttavia, la semplice dotazione di risorse finanziarie non è sufficiente.
È necessario un cambio di paradigma che promuova l’innovazione, la digitalizzazione, la sostenibilità e l’inclusione.
 È fondamentale favorire la nascita di nuove imprese, sostenere la crescita di quelle esistenti e attrarre investimenti esteri.
 È altrettanto importante valorizzare il capitale umano, attraverso la formazione continua e l’aggiornamento delle competenze.
 Infine, è imprescindibile rafforzare il dialogo tra le imprese, le istituzioni e i cittadini, per creare un ambiente favorevole alla crescita economica e al benessere sociale.
 Il futuro del Piemonte passa necessariamente per un commercio dinamico, capace di interpretare le esigenze di un mercato in continua evoluzione e di contribuire alla costruzione di una comunità più prospera e coesa.



                                    



