La comunità di Ventimiglia è scossa da un tragico evento che ha portato alla perdita di Giuliano Roberto Mascheroni, un uomo di sessant’anni, a seguito di un’aggressione violenta avvenuta il 26 ottobre.
La vicenda, ricostruita attraverso immagini di videosorveglianza, testimonianze dirette e accertamenti investigativi, getta una luce inquietante sulla crescente problematica della violenza urbana e sulle sue conseguenze devastanti.
Secondo le prime ricostruzioni, l’aggressione, che ha provocato un’emorragia cerebrale fatale, sarebbe nata da un contesto personale complesso.
Mascheroni, mentre intratteneva una conversazione con una donna, si è trovato ad affrontare un uomo di 46 anni, identificato come suo ex compagno.
L’escalation, captata dalle telecamere di sorveglianza della zona, ha visto l’aggressore inferire una serie di colpi, tra cui pugni e calci alla testa, manifestando una rabbia e una violenza inaudite.
Nonostante la gravità delle lesioni riportate, la resilienza di Mascheroni si è manifestata nel tentativo di denunciare l’accaduto recandosi in caserma dai Carabinieri.
Tuttavia, il peggioramento delle sue condizioni, causato probabilmente dalla gravità delle ferite interne e dalla pressione sanguigna derivante dallo shock emotivo, ha reso necessario un immediato trasporto in ospedale a Bordighera.
La necessità di cure specialistiche ha poi condotto il paziente presso l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, dove il decesso è avvenuto nelle ore successive.
L’aggressore, originario di Cosenza e residente a Ventimiglia, è stato prontamente fermato con l’accusa di lesioni gravissime.
Il gip di Imperia ha convalidato l’arresto, ma la posizione giuridica dell’uomo si è ora inevitabilmente aggravata con l’accusa di omicidio preterintenzionale, data la morte della vittima.
Le indagini, coordinate dalla sostituto procuratore Veronica Meglio, proseguono a ritmo serrato, con particolare attenzione alla ricostruzione completa delle motivazioni alla base dell’aggressione e al contesto relazionale che l’ha preceduta.
L’esecuzione di un’autopsia, disposta dalla magistratura, sarà cruciale per determinare con precisione la causa del decesso e per accertare eventuali elementi di natura patologica che potrebbero aver contribuito all’esito fatale.
Questo tragico episodio solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza urbana, sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione della violenza e sulla presa in carico dei conflitti relazionali, spesso celati dietro una patina di apparente normalità.
La perdita di Giuliano Roberto Mascheroni rappresenta una profonda ferita per la comunità di Ventimiglia e un monito a non abbassare mai la guardia contro il rischio di atti di violenza gratuita e inaccettabile.







