Il Piemonte lancia un’iniziativa strategica di ampio respiro, supportata da un investimento di 6 milioni di euro provenienti dal Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027, per la valorizzazione delle competenze individuali.
Il bando, aperto fino al 16 settembre, si rivolge agli enti accreditati per l’erogazione di servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze, delineando un percorso inedito per i cittadini piemontesi.
L’obiettivo primario è trascendere i confini tradizionali della formazione, riconoscendo e attestando ufficialmente le abilità maturate non solo attraverso percorsi scolastici e professionali formali, ma anche attraverso esperienze di vita quotidiana, attività di volontariato, percorsi di apprendimento informali e la partecipazione attiva nella società civile.
Si tratta di una rivoluzione nel concetto di riconoscimento professionale, che mira a colmare il divario tra il potenziale individuale e le opportunità di crescita.
Il Piemonte si distingue a livello nazionale e internazionale per l’unicità del suo sistema di Individuazione e Validazione delle Competenze (Ivc).
Questo sistema, strutturato, continuativo e finanziato, non solo ha ottenuto il prestigioso primo premio alla Biennale di Berlino nel 2022, superando oltre 60 nazioni, ma è stato anche selezionato come “best practice” alla Biennale di Kilkenny, in Irlanda, nel 2024.
Questa distinzione globale sottolinea l’innovatività dell’approccio piemontese, che si pone come modello per altre regioni e paesi.
La certificazione delle competenze non è semplicemente una formalità amministrativa, bensì un potente strumento di inclusione sociale ed economica.
Riconoscere e validare le competenze di un individuo significa attribuirgli dignità, valorizzare il suo percorso personale e rimuovere le barriere che spesso ostacolano l’accesso al mercato del lavoro.
Questo approccio proattivo mira a contrastare l’esclusione sociale e a promuovere la mobilità professionale, offrendo a tutti la possibilità di costruire un futuro migliore.
Il servizio Ivc, sperimentato inizialmente nel 2021, ha già impattato positivamente sulla vita di oltre mille persone.
I dati raccolti rivelano un tasso di occupazione del 55% tra i certificati, con una significativa evoluzione delle condizioni professionali.
Si evidenzia inoltre una forte partecipazione femminile (60% dell’utenza), a testimonianza dell’importanza di questo strumento per le donne che hanno maturato competenze in contesti spesso non riconosciuti ufficialmente, come la cura familiare o attività di lavoro irregolare.
Infine, una quota significativa di beneficiari (25%) è di origine straniera, per i quali il servizio rappresenta un’opportunità fondamentale per riconoscere e validare esperienze formative e lavorative acquisite all’estero, facilitando l’integrazione nel tessuto socio-economico piemontese.
La Regione Piemonte, attraverso l’impegno della vicepresidente e assessora alla Formazione professionale Elena Chiorino, ribadisce il proprio investimento costante in percorsi concreti, convinta del valore intrinseco di ogni lavoratore e della necessità di promuovere la libertà di costruire un futuro professionale appagante, basato sul merito e sull’inclusione.