Nuove politiche aziendali generano un aumento dei costi del 300% in un solo anno, mettendo a dura prova la sostenibilità economica dell’impresa.
La Pasqua si avvicina e con essa l’attesa tradizione di consumare centinaia di milioni di uova e coniglietti di cioccolato in tutto il mondo. Tuttavia, quest’anno un’ombra si è abbattuta sul dolce simbolo della festività, poiché la carenza globale di cacao ha fatto triplicare i prezzi dell’oro marrone nel corso dell’ultimo anno. Il Guardian ha riportato che i prezzi del cacao hanno raggiunto livelli record nelle borse merci di Londra e New York, superando per la prima volta i 10.000 dollari a tonnellata, a causa del terzo raccolto consecutivamente negativo in Africa occidentale.Il Ghana e la Costa d’Avorio, principali produttori mondiali di cacao, sono stati colpiti da condizioni climatiche estreme aggravate dalla crisi climatica e dal fenomeno meteorologico El Niño. Questi fattori hanno messo a dura prova le coltivazioni di cacao, minacciando non solo l’approvvigionamento globale ma anche il portafoglio dei consumatori. Nestlé, gigante del settore alimentare detentore di marchi come KitKat, Smarties e Quality Street, ha già annunciato la possibilità di un aumento dei prezzi al dettaglio per compensare l’aumento dei costi della materia prima.Le stime indicano che il consumo annuale medio di cioccolato supera gli 8 chili a persona nel Regno Unito e i 5 chili negli Stati Uniti e in Europa, evidenziando quanto questo dolce godimento sia radicato nelle abitudini alimentari delle persone. Tuttavia, la domanda crescente unita alla scarsità dell’ingrediente chiave potrebbe mettere a repentaglio questa golosa consuetudine pasquale e spingere i consumatori a rivedere le proprie scelte o ad accettare un prezzo più alto per soddisfare la propria voglia di dolcezza durante le festività.
