La storia ci mostra come la politica possa essere la radice dei conflitti, ma anche come possa trasformare l’odio in cooperazione, affermando il valore del diritto sulla forza e portando alla realizzazione pratica del principio di fraternità. Queste riflessioni sono emerse durante l’incontro al Quirinale tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e una delegazione del World Meeting on Human Fraternity #BeHuman. Mattarella ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni attraverso la collaborazione e il rispetto reciproco, ponendo così le basi per un mondo più giusto e solidale. La sua visione si basa sull’idea che solo abbracciando la diversità e promuovendo la pace si possa costruire un futuro migliore per tutti. Questo messaggio di speranza e impegno per un mondo più unito è stato accolto con entusiasmo dalla delegazione presente, che ha condiviso l’idea che solo attraverso il dialogo e la comprensione reciproca si possano superare le barriere culturali ed etniche che troppo spesso generano conflitti e divisioni. In un momento storico in cui la solidarietà e la fratellanza sembrano essere messi alla prova da egoismi nazionalistici e interessi individuali, le parole di Mattarella richiamano all’importanza di guardare al futuro con ottimismo e fiducia nelle potenzialità dell’umanità. Il World Meeting on Human Fraternity #BeHuman si pone quindi come un faro di speranza nel panorama internazionale, promuovendo valori universali di pace, giustizia e solidarietà che possono guidare il cammino verso una società più inclusiva ed equa per tutti i popoli della Terra.
La politica come motore di trasformazione: il valore della cooperazione e della fraternità per un mondo più giusto.
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