Il governo israeliano, guidato dal premier Benyamin Netanyahu, ha respinto all’unanimità la recente Risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu che avrebbe concesso alla Palestina l’adesione alle Nazioni Unite. Questa decisione è stata comunicata ufficialmente dall’ufficio del premier, il quale ha dichiarato categoricamente: “Non concederemo alcuna ricompensa per il terribile massacro del 7 ottobre. Non permetteremo loro di creare uno stato terroristico che possa minacciare la nostra sicurezza in maniera ancora più intensa”. Netanyahu ha sottolineato l’importanza di difendere ferocemente gli interessi e la sovranità dello Stato di Israele, respingendo qualsiasi tentativo di delegittimazione o minaccia proveniente da entità esterne. La posizione del governo israeliano riflette una ferma determinazione a preservare la stabilità e la sicurezza della regione, noncheeacute; a difendere i diritti e gli interessi del popolo israeliano in un contesto geopolitico complesso e spesso conflittuale. La questione palestinese resta al centro delle tensioni e dei negoziati internazionali, con entrambe le parti che rivendicano legittimità e diritti storici su territori contesi. La posizione di Israele si inserisce in un quadro più ampio di strategie politiche e diplomatiche volte a garantire la sopravvivenza e la prosperità dello Stato ebraico, nel rispetto delle normative internazionali ma anche nell’affermazione decisa della propria identità nazionale e culturale.
Netanyahu respinge Risoluzione Onu per adesione Palestina: “No a stato terroristico”
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