L’impatto dell’intelligenza artificiale nel settore pubblico è sempre più evidente e significativo, coinvolgendo ben il 57% dei dipendenti, pari a circa 1,8 milioni di lavoratori. Questi dipendenti si trovano ad essere fortemente esposti alle nuove tecnologie, con il rischio che il 12% di essi possa essere sostituito da macchine intelligenti. Si tratta di un esercito consistente di circa 218mila persone che potrebbe vedere cambiare radicalmente il proprio ruolo all’interno della pubblica amministrazione.La ricerca condotta da Fpa sul tema “L’impatto dell’intelligenza artificiale sul pubblico impiego” ha posto l’accento su come la presenza di queste tecnologie possa rivoluzionare i processi lavorativi all’interno del settore pubblico. Tra i lavoratori più esposti a questa trasformazione, l’80% potrebbe integrare l’IA nelle proprie mansioni quotidiane, portando così a notevoli miglioramenti in efficienza e produttività.Questo scenario apre nuove prospettive per il settore pubblico, che potrebbe beneficiare in modo tangibile dall’adozione dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, è fondamentale affrontare con attenzione e lungimiranza questo processo di transizione, garantendo che i lavoratori coinvolti vengano supportati nella formazione e nell’adattamento alle nuove tecnologie. Solo in questo modo sarà possibile massimizzare i vantaggi offerti dall’IA senza tralasciare l’importanza del fattore umano all’interno delle istituzioni pubbliche.
L’intelligenza artificiale nel settore pubblico: impatto e prospettive di sviluppo
Date: