sabato 6 Settembre 2025
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Teatro Nuovo Udine: Stagione Ricca di Spettacoli e Innovazione

La 29ª stagione del Teatro Nuovo Giovanni da Udine si appresta a illuminare il panorama culturale friulano a partire dal 16 ottobre, inaugurando con una prima assoluta: *L’uomo, la bestia e la virtù* di Luigi Pirandello, interpretata da Vanessa Gravina, Max Malatesta e Nicola Rignanese, sotto la direzione artistica di Roberto Valerio.

Questo evento segna l’apice di una programmazione ambiziosa, un record storico con 60 titoli e 90 alzate di sipario, ampliando l’offerta formativa e l’accessibilità all’arte.
La presentazione, tenuta dai direttori artistici Paolo Cascio (prosa e musica) e Roberto Valerio, ha svelato un cartellone ricco di suggestioni e opportunità di incontro tra pubblico e interpreti, consolidando l’impegno del teatro verso la comunità.
Fiorenza Cedolins, curatrice della parte lirica, operetta e danza, ha enfatizzato l’importanza di un’offerta variegata, capace di intercettare gusti diversi e promuovere nuove forme di espressione artistica.
Un elemento centrale della stagione è la residenza dell’Orchestra Mozart, guidata dal maestro Daniele Gatti, un’opportunità unica per il territorio friulano.

L’orchestra, erede della visione di Claudio Abbado, si dedicherà a un percorso di studio e preparazione in teatro, culminando in un concerto che spazierà da Haydn a Stravinskij, attraverso le opere di Prokof’ev, prima di intraprendere una tournée nazionale e di dedicarsi a progetti formativi per giovani musicisti locali.

Questa iniziativa non solo eleva il livello artistico della stagione, ma rafforza anche il legame tra l’istituzione teatrale e il tessuto musicale del Friuli Venezia Giulia.

Particolarmente innovativo si preannuncia “55 secondi”, un operatic musical concepito da Fiorenza Cedolins per commemorare il cinquantenario del terremoto.
L’opera, che vedrà coinvolti oltre ottanta artisti tra i membri dell’Orchestra Regionale Filarmonica del FVG, del Coro del Friuli Venezia Giulia, solisti e danzatori, fonderà canto, recitazione e coreografia in una narrazione intensa e commovente.

La stagione non si limita alla programmazione di spettacoli, ma si arricchisce di attività collaterali che ampliano l’orizzonte culturale.

Residenze artistiche di compagnie teatrali, laboratori di scenografia, spettacoli itineranti nei quartieri, cicli di lezioni di storia e scienze, conferenze di approfondimento e incontri con gli autori costituiscono un vero e proprio percorso formativo per il pubblico di tutte le età.

Questa espansione dell’offerta, frutto di un impegno costante verso l’innovazione e la partecipazione, ha già generato un aumento del 7% rispetto alla passata stagione, che aveva registrato un incremento del 15% nelle presenze e 60.500 spettatori.

Il presidente della Fondazione, Paolo Vidali, ha sottolineato come l’obiettivo primario sia quello di consolidare il ruolo del teatro come punto di riferimento culturale per il territorio, un luogo di incontro e scambio aperto e libero, in grado di stimolare la riflessione e promuovere la crescita intellettuale della comunità.

La stagione si configura quindi come un progetto ambizioso e inclusivo, volto a celebrare l’arte in tutte le sue forme e a rafforzare il legame tra cultura e società.

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