Abuso di creme antibiotiche in Italia: un problema crescente di resistenza agli antibiotici

L’abuso di creme antibiotiche in Italia rappresenta un grave problema, secondo la Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e di Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST). Un recente studio condotto da esperti ha evidenziato che ogni anno vengono utilizzate più di 278 milioni di dosi di antibiotici, con la gentamicina che rappresenta oltre 168 milioni di queste dosi. Questo uso eccessivo ha portato a un aumento del 33% delle infezioni cutanee resistenti agli antibiotici.Secondo il presidente della SIDeMaST, Giuseppe Argenziano, l’impiego improprio e massiccio della terapia antibiotica locale per le infezioni cutanee superficiali risulta inefficace. Le ferite e le ustioni lievi sono infatti spesso contaminate da una varietà di microrganismi che non rispondono all’azione specifica degli antibiotici. Inoltre, questo utilizzo improprio riduce la sensibilità agli antibiotici comuni, come nel caso della gentamicina.I ceppi di Staphylococcus aureus, responsabile del 40% delle infezioni batteriche cutanee, stanno mostrando un crescente tasso di resistenza agli antibiotici topici più comunemente impiegati, in particolare alla gentamicina. I dati raccolti da numerosi ospedali hanno evidenziato un’elevata resistenza batterica a questo farmaco, con solo il 32% dei ceppi testati risultati sensibili al trattamento.È quindi fondamentale sensibilizzare sia i professionisti della salute che il pubblico sull’importanza di un uso corretto degli antibiotici e sulla necessità di limitarne l’impiego alle situazioni in cui è strettamente necessario. Solo attraverso una maggiore consapevolezza e responsabilità nell’utilizzo degli antibiotici si potrà contrastare efficacemente il fenomeno dell’antibiotico-resistenza e garantire cure efficaci per le infezioni cutanee.