Si è ufficialmente inaugurata oggi a Porto Marghera, Venezia, una pietra miliare nella transizione energetica italiana: l’avvio dei lavori per un innovativo impianto di produzione di idrogeno verde.
Il progetto, promosso da Sapio e finanziato con circa 17 milioni di euro attraverso un bando regionale cofinanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), incarna una visione audace per il futuro industriale del Veneto e dell’Italia intera.
L’impianto, destinato a diventare un elemento chiave della nascente *Hydrogen Valley* italiana, si insedierà in un’area industriale precedentemente dismessa, un esempio di rigenerazione urbana e industriale che trasforma un sito in disuso in un motore di innovazione e sviluppo sostenibile.
La scelta di riqualificare un’area esistente riflette un approccio mirato alla riduzione dell’impatto ambientale e all’ottimizzazione delle risorse disponibili.
L’utilizzo di infrastrutture preesistenti, inoltre, rappresenta un fattore di accelerazione nella realizzazione del progetto e un’ottimizzazione dei costi.
L’alimentazione dell’impianto sarà interamente garantita da fonti rinnovabili, un requisito imprescindibile per la qualifica di “idrogeno verde”, il che sottolinea l’impegno verso una produzione energetica a zero emissioni di carbonio.
Questo approccio si allinea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione e contribuisce alla creazione di un’economia circolare.
La rapidità di realizzazione del progetto è stata resa possibile grazie alle procedure semplificate previste dalla Zona Logistica Speciale (ZLS) Bluegate Porto di Venezia-Rodigino, che dimostrano l’efficacia di strumenti di governance mirati a favorire gli investimenti strategici.
La cerimonia di avvio lavori ha visto la presenza di figure istituzionali di spicco, tra cui il Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, Tommaso Foti, e l’Assessore veneto allo Sviluppo economico, Roberto Marcato.
Quest’ultimo ha sottolineato come l’iniziativa concretizzi una visione di sviluppo a lungo termine per il territorio, trasformando la ZLS in un polo di attrazione per investimenti e innovazione.
La *Hydrogen Valley* ambita non è più un’utopia, ma un progetto in divenire, destinato a ridefinire il ruolo strategico del Porto di Venezia e a generare opportunità di crescita per l’intera regione.
Marcato ha lanciato un appello al Governo, sollecitando un supporto costante e pluriennale attraverso l’assegnazione di risorse certe e la semplificazione delle procedure amministrative.
La necessità di rimuovere ostacoli burocratici e garantire la continuità dei finanziamenti è cruciale per non disperdere il potenziale di sviluppo insito nelle aziende pronte a investire.
L’auspicio è di una collaborazione sinergica tra Governo, Porto e Regione, condividendo strategie e obiettivi comuni per massimizzare l’impatto positivo dell’iniziativa, creando un ecosistema favorevole all’innovazione e alla sostenibilità.
L’idrogeno verde, in questo scenario, si configura come un vettore energetico chiave per il futuro, capace di conciliare sviluppo economico e tutela dell’ambiente.