domenica 3 Agosto 2025
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Tortona: Nuova Era per la Sanità Territoriale e il Poliambulatorio

L’ospedale “Santi Antonio e Margherita” di Tortona si configura come fulcro di un’ambiziosa riqualificazione dell’assistenza sanitaria territoriale, inaugurando un nuovo ambulatorio specialistico di Reumatologia e prefigurando un’evoluzione strutturale e tecnologica volta a ridefinire il concetto di sanità di prossimità.

L’iniziativa si inserisce in un piano organico di potenziamento del Poliambulatorio Specialistico, un progetto strategico volto a consolidare la presenza dell’azienda sanitaria sul territorio alessandrino.
La fase di sviluppo attuale testimonia un impegno concreto: l’installazione di una risonanza magnetica mobile, destinata all’operatività contestuale all’inizio di agosto, anticipa l’arrivo di un’infrastruttura fissa prevista per il mese di ottobre.

Questo investimento tecnologico, affiancato dall’introduzione di un’avanguardistica apparecchiatura polifunzionale per la radiologia tradizionale, finanziata tramite risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), mira a elevare gli standard diagnostici e a garantire un accesso più rapido e accurato agli esami specialistici.
A completamento del quadro di modernizzazione, i rinnovati laboratori di analisi, con particolare attenzione ai settori dedicati alla microbiologia, ampliano l’offerta di servizi di laboratorio, fondamentali per una diagnosi completa e personalizzata.

“Si tratta di un presidio in continua evoluzione, animato da un solido nucleo professionale e supportato da investimenti tangibili,” afferma Francesco Marchitelli, direttore generale dell’ASL Al, sottolineando come l’obiettivo primario sia la creazione di un sistema sanitario radicato sul territorio, capace di rispondere alle esigenze di ogni cittadino.

Questa visione di “sanità di prossimità” non si limita alla mera disponibilità di servizi, ma implica una profonda riflessione sull’esperienza del paziente, ponendo l’accento sull’umanizzazione delle cure e sull’integrazione tra diverse figure professionali.

L’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, riprende il concetto, evidenziando come l’introduzione di tecnologie innovative e servizi specialistici nelle aree periferiche non rappresenti un obbligo formale, ma un imperativo di giustizia sociale e sanitaria.
Si tratta di un percorso strategico che mira a ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure, a promuovere la salute e il benessere della comunità e a valorizzare il ruolo dei professionisti sanitari che operano sul territorio.
L’evoluzione del presidio di Tortona si configura dunque come un esempio concreto di come la sanità pubblica possa evolversi, diventando più efficiente, accessibile e, soprattutto, più umana.

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